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Intervista a Marco Ranzani di Cantù "Io superato dai Mohamed brianzoli"

Il dato è clamoroso: fra i titolari di ditte individuali censiti in Brianza, i Mohamed (179) hanno superato i Brambilla, fermi a quota 174 e i Fumagalli (130). La sorpresa di Ranzani, il celebre personaggio di dj Albertino

Intervista a Marco Ranzani di Cantù 
"Io superato dai Mohamed brianzoli"

Il dato è certificato dai tabulati della Camera di Commercio di Monza e Brianza, che per «Marco Ranzani di Cantù» (il personaggio di Albertino che su RadioDeejay e a Zelig è diventato la sublimazione della brianzolitudine) sono qualcosa di più sacro della Bibbia. Ed è un dato clamoroso: fra i titolari di ditte individuali censiti in Brianza, i Mohamed (179) hanno superato i Brambilla, fermi a quota 174 e si sono fumati i Fumagalli, tristemente inchiodati a quota 130.
Un dato che merita un’esegesi adeguata. Che, per l’appunto, non può che essere quella del «Ranzani di Cantù», che ci ha risposto con l’ultimo modello di satellitare dalla sua leggendaria Cayenne. Oddio, visto che la redazione del Giornale non è lontanissima da Cantù, sarebbe bastata anche una cabina per strada, ma senza le ultime meraviglie telefoniche del mercato, supertecnologiche e soprattutto supercostose, il Ranzani si sentirebbe quasi nudo.

Caro Ranzani, ha letto le statistiche della Camera di Commercio? I Mohamed hanno superato i Brambilla fra i titolari di ditte! Si sente accerchiato?
«Uè barbone! Il Ranzani non è accerchiato da nessuno. E poi mi sembra chiaro: questi qui vengono tutti dagli Emirati Arabi».

Dagli Emirati a Cantù? Per quale motivo?
«Essendo Cantù il posto dei ricchi, altri ricchi vogliono mischiarsi con noi. La gente col grano va dove c’è la gente col grano. Anch’io sono stato a Dubai per Natale e ho trovato tanta bella gente: signore con quei vestiti neri, il volto coperto e la borsetta di Gucci e signori con quei vestiti bianchi e telefonini come il mio, i più costosi. Perché dobbiamo spendere 10 quando possiamo spendere 30? Mica possiamo sembrare barboni! E poi ho visto tante macchine bianche, la vera macchina da ricchi».

A Dubai la macchina bianca ha un senso, perché protegge dal caldo. Ma a Cantù?
«Protegge dalla povertà, le pare poco?».

Ma non è preoccupato dell’invasione di tutti questi Mohamed in Brianza?
«Be’, quello un po’ sì. Ho saputo che hanno affittato la suite più bella dei nostri alberghi. Io, allora, per cautelarmi, ho preso un piano intero di suite. Grazie al cielo, funziona la selezione naturale».

E con la lingua? Come la mette con la lingua? Si sta preparando a studiare l’arabo per trattare con tutti questi Mohamed? L’aeroporto di Cantù, di cui lei è proprietario, dovrà fare gli annunci bilingue...
«Certo, italiano e brianzolo».

Insomma, Ranzani, lei non mi pare particolarmente preoccupato dalla proliferazione dei «cummenda» Mohamed.
«Per nulla. Pensi che a Capodanno, nella mia villa di Cantù, ho mostrato agli amici tutte le foto delle vacanze all’Atlantis di Dubai, il più caro albergo del mondo, che ha fatto i fuochi d’artificio più ricchi del mondo».

Visto che i Mohamed vi hanno già superato!
«Uè, non scherziamo. Gli stessi botti li ho comprati per la festa nel

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