Economia

Intesa Via alla cessione di 172 sportelli all’Agricole

Il consiglio di gestione di Intesa Sanpaolo, riunito a Torino, ha deciso - come ampiamente anticipato - di rinviare la quotazione di Fideuram, mentre ha stabilito termini e condizioni per la cessione di 172 sportelli al Credit Agricole. Operazione, quest’ultima, che prevede la vendita dell’intera partecipazione detenuta tramite la controllata Banca Cr Firenze in Cassa di Risparmio della Spezia (80% del capitale) e di 96 sportelli del gruppo in Italia per un corrispettivo in contanti di 740 milioni di euro, con una plusvalenza netta di 215. Per il ritorno in Borsa di Fideuram, che era stata delistata nel 2006, bisognerà attendere tempi di mercato migliori e al momento indecifrabili. Per il gruppo Intesa Sanpaolo - che nel settembre scorso aveva scelto di rinunciare ai Tremonti bond e deciso strade alternative per rafforzare il patrimonio - l’Ipo di Fideuram rientra tra gli asset non strategici da valorizzare. Con la vendita degli sportelli all’Agricole il gruppo porterà dal 7,2% del 31 marzo al 7,7% il Core Tier 1. Il prezzo di 740 milioni dell’operazione ha ricevuto parere di congruità da Deutsche Bank in qualità di esperto indipendente. I 76 sportelli di CariSpezia sono distribuiti tra Liguria, Toscana e Emilia Romagna.

Gli altri 96 sportelli che la Cà de Sass cede ad Agricole sono principalmente in zone limitrofe a quelle dove il gruppo francese è già presente in Italia e precisamente: 3 in Liguria, 28 in Lombardia, 1 in Piemonte, 15 in Veneto, 18 in Toscana, 4 in Umbria e 27 nel Lazio.

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