Intesa prepara lo sbarco in Ucraina

È vicino l’acquisto di Ukrsotsbank. La possibile alleanza nel Paese con Generali per sviluppare la bancassurance

Paolo Giovanelli

nostro inviato a Kiev

Banca Intesa è ormai vicina all’acquisto della banca ucraina Ukrsotsbank, il quarto istituto di credito del Paese: manca soltanto il via libera dalla Banca centrale ucraina, dopo che nei giorni scorsi è arrivato quello dell’Antitrust locale. A febbraio Intesa aveva infatti firmato un accordo per acquisire l’85,4% di Ukrsotsbank da Interpipe, il colosso dell’acciaio che fa capo a Victor Pinchuk, per 1,31 miliardi di euro. E il prossimo passo, affermano fonti vicine all’operazione, potrebbe essere lo sbarco in Ucraina delle Assicurazioni Generali che, assieme a Intesa, potrebbero sviluppare tutto il ramo della bancassurance.
Dopo la rivoluzione arancione dello scorso anno, infatti, Kiev è diventata molto più attraente per i capitali stranieri che stanno dando slancio all’economia. Nel 2004 la crescita è stata del 12,1%, nel 2005 e nel 2006 dovrebbe attestarsi attorno al 3,5% per poi risalire al 5% nel 2007. Ma il dato più impressionante è quello aggregato: tra il 1999 e il 2004 il prodotto nazionale lordo è cresciuto del 50 per cento, il tasso di sviluppo più alto in tutta Europa, la produzione industriale è salita dell’87%.
Ed è in questo scenario che si stanno muovendo tutte le maggiori banche europee. La tedesca Raiffeisan ha recentemente acquistato Bank Aval e si prevede che cederà la propria filiale ucraina di cui disponeva già all’ungherese Otp Bank. Ma se Raiffeisan è l’istituto di credito centrale presente da più lungo tempo in Ucraina, gli altri gruppi non hanno perso tempo: Bnp Paribas ha concluso pochi giorni fa l’acquisto del 51% di UksSibbank, mentre a marzo Crédit agricole ha acquistato il 98% della Jsc Index Bank, e Société Générale ha aperto una propria società per la concessione di crediti al consumo e per l’acquisto di auto. Trattative sono in corso anche tra banche greche e turche e istituti locali.
L’arrivo delle banche straniere è incoraggiato dal governo ucraino, che vi trova un modo per attirare capitali e ottenere maggiore efficienza nel mondo del credito, ma è osteggiato dall’associazione bancaria locale che teme una colonizzazione occidentale.

Fonti del settore affermano che Banca Intesa, sbarcando in Ucraina, ha fatto un affare, pur pagando un prezzo relativamente elevato, perché non solo ha ottenuto il controllo quasi totale di Ukrsotsbank, ma anche perché si tratta di una banca dinamica che dispone di immobili di valore elevato. Se davvero le Generali dovessero entrare anch’esse sul mercato ucraino, si creerebbero importanti sinergie.

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