Intesa rinvia l’offerta Fideuram e in Compagnia suor Giuliana sale

Il probabile, anzi quasi sicuro, rinvio della quotazione in Borsa di Banca Fideuram e l’ok alla cessione dei 150-200 sportelli ai francesi del Credit Agricole: sarà il consiglio di gestione di Intesa SanPaolo che si tiene oggi a Torino a esaminare lo stato d’arte di questi due dossier. L’attenzione del mercato è puntata soprattutto sul ritorno in Piazza Affari della controllata Fideuram. Ma, viste le difficili condizioni del mercato, il consiglio dovrebbe decidere di posticipare lo sbarco in Borsa in attesa di una maggiore stabilità. L’ultima data utile è però oggi: se il consiglio non decide, si slitta almeno a dopo l’estate. Del resto proprio l’advisor finanziario Merrill Lynch avrebbe verificato che al momento non ci sono ancora le condizioni per un collocamento da 3 miliardi di euro. Il solo valore di carico in capo a Intesa del pacchetto Fideuram è di 2,5 miliardi e dunque è ragionevole attendersi che l’ad Corrado Passera si attenda qualcosa di più.
Quanto al dossier Agricole, il consiglio sarà chiamato ad approvare il piano di dismissione di 180 sportelli a Cariparma-Friuladria (gruppo Agricole, appunto). La vendita rientra nel più ampio accordo, definito con l’Antitrust, che ha portato i francesi a sciogliere il patto parasociale con le Generali e a ridurre la partecipazione posseduta nella banca. Con questa operazione, che dovrebbe costare all’Agricole tra i 900 e i 950 milioni, la Banque Verte diventerà la settima banca sul territorio italiano, con oltre 900 sportelli, superando la connazionale Bnp Paribas, presente nel Paese attraverso Bnl. Intanto ieri suor Giuliana Galli è diventata vicepresidente della Compagnia di San Paolo. La sua nomina, dopo mesi di alta conflittualità, attenua le tensioni all’interno della Compagnia. Il consiglio generale della fondazione torinese, azionista di controllo di Intesa Sanpaolo, l’ha eletta, a larga maggioranza sì, ma alla seconda votazione. Restano ora scoperti due posti nel consiglio generale della fondazione. In entrambi i casi toccherà al sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, indicare i nomi dei sostituti. L’elezione di suor Giuliana era partita male perchè il presidente della Compagnia di San Paolo, Angelo Benessia, aveva messo ai voti subito, all’inizio della riunione la nomina senza dibattito, come lamentato da qualche consigliere.

Così nella prima votazione la religiosa aveva preso solo 9 voti mentre occorre la maggioranza assoluta. A questo punto i consiglieri di gestione, compreso Benessia, sono usciti dalla sala e il consiglio generale ha discusso per poco più di un’ora su come procedere. Alla fine Suor Giuliana è passata con 11 voti su 14.

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