Intesa Sanpaolo prepara la «terza» compagnia

da Milano

Prende forma il «terzo incomodo» assicurativo del gruppo Intesa Sanpaolo. Le due società del comparto «Vita» di Intesa (Intesa Vita, joint venture con Alleanza) e Sanpaolo (Eurizon Vita) daranno vita a una newco valorizzata 570 milioni di euro, con 5,5 miliardi di riserve e 900 milioni di premi annui.
La newco è stata imposta dall’Antitrust dopo la fusione Intesa Sanpaolo e dovrà essere messa all’asta entro il 2008 per permettere a un terzo operatore del settore di entrare come partner bancassicurativo del gruppo con l’esclusiva per sei anni, più tre di rinnovo. Il perimetro dell’attività è stabilito dallo stesso Antitrust: sono 1.133 sportelli di Intesa Casse del Centro, Sanpaolo Banco Napoli e delle filiali ex Intesa in Puglia, Basilicata, Calabria e Campania. Tuttavia resta aperto il nodo di Eurizon, che l’ad di Intesa, Corrado Passera, ha promesso di sciogliere entro giugno: se per la società fosse prevista la quotazione in Borsa, il dossier della bancassurance potrebbe anche essere rivisto dall’Antitrust.
Ma per ora, anche nel rispetto dei tempi imposti dall’Authority, il percorso è questo. E il valore delle attività (polizze) apportate da Intesa Vita risulta di 187 milioni, quello di Eurizon è più del doppio, 387 milioni di euro. La valutazione delle polizze, si legge nel comunicato, corrisponde a un rapporto P-Ev (prezzo-embedded value) di 1,75. Il che, in sintesi, significa che il valore prospettico delle attività conferite è stato stimato nel 75% del valore attuale delle polizze. Una valutazione superiore alla media del mercato, che è di 1,5. Per questo i manager delle due compagnie «limate» dall’Antitrust erano ieri soddisfatti delle perizie effettuate dagli advisor Kpmg, Acra, Watson Wyatt, Deloitte e Towers Perrin-Tillinghast. Sia per l’ammontare degli utili (pari alla valutazione degli attivi) sia per le plusvalenze implicite (solo per Alleanza circa 45 milioni). Meno entusiasmo per la cura dimagrante: per Eurizon Vita corrisponde alla perdita del 15% circa della nuova produzione 2006, per Intesa Vita del 7% e altrettante riserve. Una percentuale a cui però va calcolata l’ulteriore penalizzazione derivante dalla cessione degli sportelli Intesa a Crédit Agricole, a cui si aggiungeranno anche i 197 ancora in attesa di un compratore. Per questo, secondo alcuni analisti, il risultato finale è un pareggio, calibrato dall’Antitrust, che in ogni caso ha colto la criticità della posizione dominante di Intesa Sanpaolo nella bancassurance nel Sud Italia. Tecnicamente la newco verrà costituita in seno a Eurizon, e poi rilevata per cassa da Intesa Sanpaolo. Che quindi procederà all’asta. Tra i possibili pretendenti, Allianz, Cattolica e Unipol. Mentre sembra fuori gioco FonSai, per i suoi legami con Generali.


Intanto il consiglio di sorveglianza di Intesa, presieduto da Giovanni Bazoli, ha approvato la proposta del consiglio di gestione di dare mandato all’ad Corrado Passera, «in merito alla presentazione di un’offerta vincolante per l’acquisizione del controllo di Oyak Bank in Turchia».

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