Gli intramontabili Pooh ricominciano da quaranta

Simone Mercurio

Sempreverdi. Inossidabili. Sono queste le definizioni che vengono pensando a un gruppo popolare come quello dei Pooh, attesi questa sera al Palalottomatica (ore 21) per un concerto-festa di compleanno. Quarant’anni di carriera per il quartetto più famoso della musica italiana. Quarant’anni, che sono un’eternità oggi quasi irraggiungibile per una coppia, figuriamoci per un gruppo musicale. E c’è chi suggerisce la «battuta» che in Italia ci sono in giro più dischi dei Pooh che telefonini. E quest’ultimi, oggi, sono più di quaranta milioni!
Tanti i record stabiliti da Roby Facchinetti, Dody Battaglia, Red Canzian e Stefano D’Orazio durante questa lunga e onorata carriera. Primi a parlare di temi, a volte, scomodi nelle canzoni, a portare sui palchi show innovativi, a ottenere riconoscimenti importanti come la nomina di Cavalieri della Repubblica concessa dal presidente Ciampi. Tappe di un cammino che non ha mai conosciuto soste né crisi, tanto che tutti i loro album si sono piazzati sempre entro i primi 3 posti delle classifiche di vendita. E sommandone i giorni di permanenza, dal ’66 a oggi, il gruppo ha raggiunto un totale di presenze di oltre 5 anni per i singoli e 11 anni per gli album. In totale, 23 milioni di album venduti, 20 milioni di singoli, oltre 300 canzoni incise per 2.500 concerti dal vivo in quarant'anni
Cifre da capogiro, che spiegano come la formula dei Pooh sia stata vincente e, soprattutto, sia piaciuta al suo pubblico. Per festeggiare l’anniversario, hanno pubblicato il doppio cd La grande festa, un cofanetto che contiene 31 brani storici più 2 inediti, La grande festa appunto, e Destini.
Piacciano o no, dunque, i Pooh riescono a catalizzare folle che ben pochi altri musicisti nostrani smuoverebbero. Anche perché, al contrario di altri divi nostrani come Ligabue, Eros Ramazzotti, Vasco Rossi o Zucchero, che dispensano col contagocce le loro tournée, i Pooh quando fanno un tour, coprono quasi sempre tutta la Penisola, per non lasciare a bocca asciutta alcuno dei propri, e tanti, fans.
La domanda che tutti fanno e vorrebbero fare ai Pooh, è come facciano a stare ancora insieme dopo tanto tempo. «Troppo, troppo tempo - rispondono in coro -. Il miracolo è che discutiamo, adesso siamo diventati una società della quale siamo anche il consiglio di amministrazione, il direttore generale, i contabili, i distributori. Quest’anno, ma solo quest’anno, siamo stati tre mesi in vacanza.

Ogni mattina però telefonavamo qui per sapere come andavano le cose».
«Quarant’anni insieme - concludono i quattro - non sono uno scherzo. Abbiamo pubblicato il cd e il libro come biglietto d’invito a tutti i nostri fan; la vera festa è però nel nostro concerto»

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