Entrando nel suo ufficio, ieri mattina, lassessore alle Attività produttive Tiziana Maiolo ha notato qualcosa di insolito. Gli armadi aperti e i documenti in ordine sparso. Qualcuno si era introdotto nelle stanze al terzo piano delledificio di via Larga. A un primo inventario, fatto dalla stessa Maiolo, sembra che nulla sia stato portato via. E, in un certo senso, la cosa è ancora più preoccupante.
Perché, nello studio dellassessore di Forza Italia, oggetti di valore - o di qualche interesse per chi abbia intenzione di compiere un furto - non mancano. Cornici in argento, un televisore, un videoregistratore. Eppure, ogni cosa è al suo posto. Unanomalia che desta qualche timore. Anche per questo, lassessore immediatamente ha sporto denuncia contro ignoti ai carabinieri della compagnia Duomo, che ora indagano sullintrusione negli uffici del Comune.
Nessuna serratura è stata forzata. Le porte daccesso a quelle stanze - a detta della stessa Maiolo - non erano chiuse a chiave, così come erano accessibili gli scaffali in cui lassessore tiene la documentazione relativa a contratti, concessioni, permessi e autorizzazioni rilasciati da Palazzo Marino, nonché le carte di quei progetti che lassessorato ha in «cantiere». Di certo, nessuna «rivendicazione» è stata avanzata da chi si è introdotto nello studio.
Le indagini che i carabinieri stanno conducendo in queste ore, comunque, dovranno stabilire se effettivamente nessun atto del Comune sia stato trafugato. Ma se qualcuno è entrato in quelle stanze per cercare qualcosa, sapeva dove farlo. E, anche senza portare via nulla, potrebbe aver dato unapprofondita occhiata a qualche documento considerato di interesse. Tra le ipotesi che si affacciano agli investigatori cè anche quella - anche se remota - che si possa essere trattato di una forma di «intimidazione», un avvertimento portato dentro un ufficio che gestisce anche pratiche «delicate», dalle quali dipendono le sorti di non pochi imprenditori e commerciaanti. Da tempo, infatti, la Direzione centrale per le attività produttive ha attivato uno sportello che facilita - accentrando - le procedure per il rilascio dei permessi necessari a chi intende avviare unimpresa nel territorio del Comune di Milano.
«O i ladri sono stati disturbati o temo qualcosa daltro - commenta lassessore -: la presenza di cimici». Anche se a riprendere il volto dei ladri «potrebbe essere stata una telecamera che si trova nel corridoio». La soluzione del «giallo», dunque, potrebbe essere in quelle immagini.
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