Investire in una casa di lusso non delude mai

Per gli italiani alla ricerca di un’abitazione di lusso, il 2010 potrebbe essere l’anno migliore per realizzare il proprio desiderio anche dal punto di vista del rendimento potenziale. «Sebbene nei prossimi mesi ci sarà ancora qualche aggiustamento sul fronte dei prezzi, nel 2011 il mercato ripartirà», assicura Giorgio Lazzaro (nella foto), amministratore delegato di Gabetti Agency e manager di riferimento della divisione Santandrea, specializzata nel mattone di pregio.
Qual è stato l’effetto della crisi economica mondiale sul mercato immobiliare di lusso?
«Il lusso ha avuto una flessione più limitata: possiamo considerare una contrazione media del 10-15% contro il 30% dell’intero mercato».
E le prospettive per il 2010?
«Ci sono molte variabili, compreso l’esito dello scudo fiscale per il rientro dei capitali dall’estero. Investire nel mattone è una scelta di lungo termine ma consente di proteggersi dai momenti di tensione che, come sta dimostrando Dubai, probabilmente proseguiranno».
Ma le difficoltà dell’Emirato nascono dalla bolla immobiliare?
«Ho sempre ritenuto incomprensibile la corsa dei prezzi di Dubai: non c’era ragione perché un privato dovesse comprare casa nell’Emirato. Il discorso per gli alberghi è invece naturalmente differente».
Torniamo in Italia, oggi è ancora difficile trovare una casa di lusso?
«É aumentato il divario, se prima della crisi poteva essere difficoltoso individuare una casa adatta in qualsiasi fascia di mercato, oggi questo vale solo nel segmento di pregio».
Quanto denaro occorre?
«Dipende dalla dimensione, ma di norma il prezzo al metro-quadro non è inferiore a 6mila euro. A Roma o Milano con 7.500 euro al metro-quadro si possono trovare buone soluzioni nei centri storici».
Quali caratteristiche deve avere una casa di lusso?
«In primo luogo l’ubicazione, perché anche l’indirizzo deve essere di pregio. Altro fattore chiave è la luminosità e quindi deve essere ai piani alti ed è meglio se c’è uno sfogo all’esterno, come un bel terrazzo».
Ma nei palazzi di inizio ’900 il piano nobile era il primo...
«É vero, in soffitta c’era la servitù. Ma ora le condizioni sono diverse, ai piani bassi c’è poca luce a causa della maggiore altezza degli stabili vicini. Anche se i tagli migliori e gli affreschi sono altrove oggi l’attico vale il 20-30% in più del primo piano».
Che cos’è meglio acquistare?
«Ci sono interessanti opportunità di storico ristrutturato del primo ’900. Non accadeva da molto tempo».
Perché un agiato risparmiatore dovrebbe affidarsi a Santandrea?
«Santandrea è tra i pochi operatori del lusso presenti nelle principali società italiane. Facciamo un lavoro attento ai dettagli, alle visure, alle condizioni dell’immobile. Controlliamo tutto e consigliamo il cliente sul prezzo. Riserviamo inoltre a ogni cliente una persona dedicata così da evitare ogni disguido».
Come vi svilupperete?
«Punteremo sulla qualità.

Aumenteremo i servizi per i clienti e le attività di comunicazione internazionale».
Avete in programma aperture all’estero?
«Non nel 2010. Ma abbiamo delle controparti di grandi qualità in città come New York, Parigi e Londra con cui lavoriamo anche per finalizzare i contratti di compravendita».

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