(...)La trasmissione è a cardano, più funzionale della catena e con meno manutenzione. I pantaloni restano puliti e non è necessario tirarsi su il destro e bloccarlo con la classica molletta. Incontriamo Cesare Maldini a passeggio sotto i portici: «Bella idea, complimenti al sindaco, peccato che io usi solo lautomobile». Pedaliamo sino a Santa Maria delle Grazie pensando di lasciare la bici nella stazione che si trova di fronte alla scuola elementare di via Ruffini ma non è possibile. Delle bici neppure lombra e al loro posto sono posteggiate una mezza dozzina di auto in sosta vietata. Decidiamo allora di provare con la rastrelliera di piazza Cadorna. Anche qui nisba. Le bici ci sono ma sono quelle dei pendolari che hanno approfittato della bella sbarra nuova di pacca per legare le loro mountain bike. A lato è appeso un cartello che recita: «Per cortesia lasciate la rastrelliera libera per il bike sharing». Consultiamo la mappa e puntiamo sul posteggio di piazza Castello dove finalmente possiamo parcheggiare la nostra bici. Proviamo subito a riprenderla ma non è possibile devono passare almeno dieci minuti da quando la si lascia.
Attraversiamo il parco e proviamo alla «stazione» dellArena. Le biciclette sono state tutte posizionate per la prima volta dalle 7.30 di ieri mattina eppure quelle che troviamo allangolo di via Legnano sono già state prese di mira da vandali armati di pennarello e bombolette. Chi ha realizzato il «sistema bike sharing» ha pensato quasi a tutto, anche alla sella regolabile in altezza ma non estraibile contro i furti. Non ha però posizionato delle telecamere per vigilare sui posteggi e i risultati vicino al Parco Sempione si vedono subito, sulla bici che abbiamo preso la sella è già stata rotta. «Speriamo che gli episodi di vandalismo siano sporadici» commenta un vigile urbano che assiste alla scena. Andiamo nel posteggio di piazza Duomo, la vetrina di Milano. Tutto è perfetto. Le bici vanno e vengono che è un piacere ne prendiamo una anche noi e andiamo a vedere come vanno le cose allAtm point dove secondo il sito www.bikemi.it è possibile registrarsi al servizio. «Oggi sono venuti in molti ma sono rimasti delusi -spiga un addetto- pensavano di andarsene con la tessera a prendere una bici ma non è possibile. Il kit gli arriverà a casa in una ventina di giorni» tanto vale registrarsi on line. Insomma il primo giorno di bike sharing a Milano è andato quasi bene. Le bici cerano e i posteggi funzionavano, non solo quello di piazza San Babila. Certo non siano al 100% delloperatività.
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