«Io mangia-allenatori? Li caccio se straparlano»

«Io mangia-allenatori? Li caccio se straparlano»

Battendo il Cesena, oggi il Grosseto potrebbe tornare secondo. Sulla panchina maremmana debutta Maurizio Sarri, Elio Gustinetti è stato licenziato per «ingerenze nelle scelte del club». Preferisce non parlare più, dando retta alla moglie Lella, queste frasi gli sono costate il posto: «Sono stufo di subire, qui ho fatto 100 punti in due anni, merito più rispetto».
Presidente Piero Camilli, bastano poche parole fuori posto perché un allenatore tanto bravo sia congedato?
«Ognuno tragga le sue conclusioni».
Il presidente dei tecnici Renzo Ulivieri parla di motivo futile per l'esonero.
«Quello fa il sindacalista, mestiere che non amo, glielo farei svolgere in Albania. Tanto più che vota Rifondazione Comunista».
Lei però in 10 anni ha cambiato tecnico per 22 volte.
«Presi il Grosseto in serie D, adesso sono in zona playoff in B, ci sarà un motivo se sono salito fin qua».
Il Gus è l’unico che l’ha portata in lotta per la A.
«Infatti non è stato sollevato per un motivo tecnico. Io non leggo i giornali di Grosseto, faccio il sindaco a Grotte di Castro, nel Viterbese, per il Pdl. Il mister ha denunciato di essere sottopagato, come i giocatori. Penso che guadagni pure troppo, i veri miracoli sono Cittadella, Gallipoli e Crotone».
Si è scusato?
«“Non alleno più, me ne vado”, disse in un primo tempo. Poi mi telefonò sostenendo che i giornalisti erano andati oltre il suo pensiero. La verità è con me si è rotto il rapporto».
Gli era già capitato con altri presidenti.
«Con Andreoletti all'Albinoleffe, alla Reggina, con Foti. A Empoli lo mandarono via dopo 5 giornate. Dovrebbe fare un esame di coscienza e capire perché gli succede regolarmente: quando sale nelle posizioni alte di classifica, va nel pallone».
Non c’entrano i 5 punti in 5 partite?
«No, è come se Mourinho andasse in tv a lamentare che all’Inter guadagnano poco».
Quello però prende 14 milioni.
«Gustinetti 130mila euro netti, pensi ai 20mila di un operaio. Grosseto è una città di 80mila abitanti, è naturale essere pagati meno rispetto ad altre realtà. Al mister auguro di far bene altrove, non scherziamo: eravamo scoppiati, gli ho evitato la brutta figura di perdere posizioni in classifica. E poi faccio l'imprenditore, esistono regole. Poteva andare da un'altra parte, se non gli andava bene lo stipendio».
Il capocannoniere Pinilla è il più pagato?
«No, prende quanto il mister, altri hanno stipendi superiori. 48 punti non erano il massimo fattibile come sostiene l'allenatore e il massimo nella vita non esiste».
Sarri però è una scommessa.
«In B ha già fatto bene a Pescara».
La scorsa primavera chiamò Ezio Rossi, sette giornate più tardi ripescò il Gus.
«Stavolta non lo richiamo di sicuro».
Adirà le vie legali?
«No, sono uomo di pace. Sino a giugno lo pagherò regolarmente. Ho sempre fatto contratti annuali, a tutti, per tenere sveglio chiunque».
Detta pure la formazione?
«Non mi sono mai permesso.

Se qualcuno dice il contrario, lo sfido a duello».
Ed è convinto di portare il Grosseto per la prima volta in A?
«Spero di fare il meglio possibile. La squadra è a pezzi, fra squalificati e infortunati. Panta rei».

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