da Roma
«Non voterò per questa Finanziaria né per la fiducia non partecipando alla votazione, per dare voce alla delusione che cè nella sinistra per quello che posso»: Salvatore Cannavò, esponente della minoranza del Prc, ha deciso per la via dellastensione sulla manovra.
«Con rammarico - ha detto intervenendo in dichiarazione di voto sulla fiducia - esprimo dissenso su una Finanziaria per ragioni che nulla hanno a che fare con le motivazioni delle destre. Questa Finanziaria si distingue per lingente trasferimento di risorse alle imprese, e per laumento delle spese militari che è scandaloso in un contesto di risanamento economico».
La scelta di Cannavò è stata duramente commentata dal segretario del Prc Franco Giordano: «Evidentemente sceglie individualmente un percorso diverso da quello compatibile con Rifondazione comunista». ha detto il successore di Bertinotti. Che ha poi aggiunto: «È giudizio unanimemente espresso dal gruppo e dal partito che il non votare la fiducia è una scelta che riguarda i capisaldi della politica e del rapporto con il governo».
Unaccusa, quella dellincompatibilità, con la linea del Prc, cui Cannavò replica senza cambiare di una virgola la propria posizione: «Io non mi sento incompatibile con il partito». «Il mio - aggiunge - non è un gesto di rottura con Rifondazione, non è questa lintenzione.
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