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«Iran più forte del previsto». E l’Italia fatica

Francesco Rizzo

Affrontare il mondiale di volley «pronti per qualcosa di importante», come dice il ct Gian Paolo Montali e soffrire per battere l'Iran sembrano due concetti che fanno a cazzotti. All'Italia il piacere di smentirlo: nove degli azzurri impegnati in Giappone hanno vinto la finale dell'Europeo 2005 dopo essere stati travolti per due set dalla Russia e, dunque, sanno cosa significa evadere dalle prigioni più dure. Ma perché complicarsi la vita?
Nel terzo turno del girone di qualificazione Vermiglio e compagni risolvono la pratica iraniana con un 3-1 (25-15, 21-25, 25-21, 25-19) in cui il volley lento dei mediorientali diventa insidioso perché mescolato alle nostre pause e ai nostri errori. La vittoria ci spinge al secondo posto in classifica, alle spalle della Bulgaria, 3-1 ai venezuelani e zero sconfitte dopo tre turni. Ma restano un paio di dubbi. L'Italia ha ceduto il secondo set con un black out mentale, ha avuto il tempo per rimediare e invece ha atteso che il tabellone del palasport di Nagano dicesse 1-1. E quel parziale perso non ci aiuta in un mondiale in cui le alchimie di classifica si risolvono con il quoziente punti.
L'Iran, allenato dal serbo Kijac, per un set si fa prendere a pallate dagli azzurri, che fanno riposare Papi e Cozzi lanciando Cernic fra i martelli e Semenzato fra i centrali. Meglio il primo (18 punti, come Fei e Cisolla) del secondo ma Montali lascia respirare a entrambi l'aria del mondiale anche quando la squadra soffre. Se imponiamo il ritmo non c'è storia: poi, a secondo parziale avviato, l'Italia si appisola nell'apatia di una partita che non c'è. Gli iraniani cambiano giocatori con il ritmo di una squadra di hockey, ci sorprendono con i centrali, cominciano a difendere, incassano i crediti dei palloni che gettiamo a servizio e in attacco, chiudono con gli ace di Mohammadkazem. Allora ricominciano a giocare. Non bene, quanto basta per vincere.
«La vittoria che volevamo ottenuta con una squadra più forte di quel che si pensa: l'Iran ha giocato con grande cuore, avevo detto ai miei giocatori che non sarebbe stata una partita facile», archivia Montali. Oggi riposo, domani alle 10 italiane, con diretta su Rai 3, incontriamo gli Usa (primo successo il 3-1 ai cechi), la classifica si muove bene ma ci sarebbe un po' più di ottimismo se ci addentrassimo con passo più sicuro in questo mondiale sotto il segno dell'Europa.

La Polonia è imbattuta nel girone di Saitama, come la Serbia a Sendai: la sorpresa arriva da Fukuoka, dove la Francia vendica la sconfitta nella finale di World League, batte 3-1 il Brasile campione olimpico e mondiale e guida dietro la Germania il gruppo da cui usciranno le nostre avversarie per la seconda fase.

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