Langley ascolta, Teheran trema. Ora è certo, il generale dei pasdaran Alì Reza Asgari, già viceministro iraniano della Difesa ed ex generale dei pasdaran, non è stato rapito. Ha semplicemente tradito. Ha offerto i propri segreti in cambio di una nuova vita per sé e i propri familiari e ora sta vuotando il sacco. Non è un sacco lieve. Asgari ha al suo attivo 25 anni di missioni clandestine. Le sue competenze spaziano dal Libano degli anni 80, dove da quarantenne ufficiale dei Guardiani della rivoluzione plasmava la struttura militare di Hezbollah, allEuropa degli anni 90 dove i suoi uomini davano la caccia ai nemici del regime.
Ma la verità per cui la Cia è pronta a pagare qualsiasi prezzo, riguarda il cosiddetto «programma fantasma». Alla Cia molti scommettono sullesistenza di un progetto nucleare segreto molto più avanzato di quello ufficiale destinato esclusivamente alla costruzione di ordigni militari . Secondo la tesi, avallata anche dal Mossad, solo i vertici politico-militari di Teheran e le alte gerarchie dei pasdaran ne custodiscono le chiavi e i suoi centri di ricerca restano per questo sconosciuti e irraggiungibili sia per gli ispettori dellAgenzia internazionale per lenergia atomica (Aiea), sia per le spie al soldo di Israele e Stati Uniti.
Fino a oggi gli unici indizi in grado di avallare i timori di Washington sono alcuni istruzioni per lassemblaggio di testate nucleari ritrovati dallAiea. In seguito però gli ispettori dellagenzia non hanno mai individuato riscontri capaci di dimostrare lesistenza del programma segreto. E alcune rivelazioni sullargomento fornite dallintelligence americana sono state liquidate come infondate e imprecise dalla stessa Aiea. Il generale Asgari può, forse, regalare a Langley la verità. Se esistono laboratori segreti e se la struttura scientifico-militare dei pasdaran lavora a piani alternativi il generale lo deve sapere. Quando nel 2005 lasciò il ministero della Difesa i progetti dovevano per forza esser stati avviati. E assieme a loro anche i piani di difesa in caso di attacco americano.
Dunque Asgari può aiutare Washington a capire se la grande paura è giustificata e fornirle le indicazioni per disinnescarla. Dal suo nascondiglio in un Paese dellEuropa del nord, probabilmente lInghilterra, possono uscire le indicazioni sui centri nevralgici da colpire per azzerare i piani nucleari di Teheran. Linterrogatorio iniziato poco dopo la defezione, quindi intorno al 10 febbraio, potrebbe durare a lungo. Prima di ottenere le chiavi dellAmerica lex viceministro dovrà identificare i responsabili degli attentati che nell83 distrussero a Beirut sia lambasciata statunitense sia la caserma dei marines e chiarire i tanti misteri ancora irrisolti sui rapimenti di agenti segreti, giornalisti e diplomatici nella Beirut degli anni 80.
Chiuso il capitolo libanese, Asgari dovrà regalare ai suoi inquisitori preziose verità su una serie dattentati contro i nemici del regime nascosti in Europa. Le verità del generale potrebbero rivelarsi la più grande e preziosa rassegna di segreti della Repubblica islamica mai regalata allOccidente. Per la Cia, incapace di infiltrare i suoi uomini nei gangli del regime iraniano, il generale Asgari rappresenta una specie di inattesa manna del cielo. Così inattesa e preziosa, sostiene Stratfor, un sito dintelligence vicino alla Cia, da costringere i vertici dei Guardiani della rivoluzione a ritirare tutti gli uomini infiltrati in Europa.
Mentre Asgari riempie verbali su verbali anche il Mossad si prenota per unaudizione. Gli agenti israeliani sattendono da lui, oltre ai segreti nucleari, qualche brandello di verità sulla sorte dellaviatore Ron Arad scomparso in Libano il 16 ottobre 1986. Ma ovviamente quando di spie e spionaggio si tratta vale tutto e il contrario di tutto.
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