Iraq, scarcerato l'uomo che tirò le scarpe a Bush "Torturato in prigione"

Muntazer al Zaidi, il giornalista arrestato per aver lanciato un paio di scarpe (video) a Bush, è tornato in libertà dopo nove mesi di carcere. Tutt'altro che pentito: "Vendetta contro l'occupazione"

Iraq, scarcerato l'uomo che tirò le scarpe a Bush "Torturato in prigione"

Bagdad - Ormai è diventato una celebrità nel suo Paese. Stiamo parlando di Mountazer al Zaidi, il giornalista iracheno che il 14 dicembre scorso lanciò le sue scarpe contro l’allora presidente americano George W. Bush nel corso di una conferenza stampa a Bagdad. Dopo nove mesi di carcere l'uomo è stato liberato.

"Vendetta contro l'occupazione" Giacca scura e cravatta, con una bandiera irachena attorno al collo, al Zaidi si è presentato davanti ai giornalisti per raccontare la sua verità. "Sono stato spinto nel mio gesto - ha detto - dall’ingiustizia a cui il mio popolo è stato sottoposto, e da come l’occupazione abbia schiacciato la mia patria con i suoi stivali. Era così umiliante vedere il mio Paese profanato... la vergogna mi seguiva ovunque, come giornalista, e mi sono impegnato con le vittime a vendicarle: l’opportunità era li, potevo colpire con le scarpe il criminale di guerra Bush", ha detto il giornalista leggendo un testo. "A coloro che mi hanno criticato per il mio gesto e che volevano che ponessi a Bush al massimo solo domande imbarazzanti rispondo: come potevo fare una cosa del genere dopo che avevamo avuto l’ordine di non porre alcuna domanda?", ha poi affermato, aggiungendo: "Se ho fatto danno alla stampa, chiedo scusa".

Subìto torture Al Zaidi ha quindi confermato di aver subito "il peggior tipo di torture, con scosse elettriche, e frustate con cavi", sin dai primi istanti dopo l’arresto, mentre poteva ancora udire la conferenza stampa continuare, nella stanza accanto, e pertanto chiede che il primo ministro iracheno Nuri al Maliki si scusi per questo con lui.

Rischiò 15 anni Il reporter della tv satellitare al Baghdadiya era stato condannato a tre anni di prigione per "aggressione contro un capo di Stato in visita ufficiale", ma la pena era stata poi ridotta ad un anno e poi ancora di tre mesi per buona condotta. Inizialmente rischiava fino ad un massimo di 15 anni di reclusione.

Ormai è famoso Il suo gesto l’ha però reso famoso a livello internazionale e gli ha portato la stima e l’affetto di gran parte del mondo arabo e di una buona fetta dello sterminato popolo di internet. Il filmato del "lancio" è stato cliccato milioni di volte su youtube, mentre su Facebook ci sono centinaia di gruppi a lui dedicati.

Offerte di lavoro e matrimonio Pare che dal giorno del famoso "lancio" al-Zaidi abbia ricevuto anche diverse offerte di lavoro, costosi doni e persino offerte di matrimonio.

A Tikrit, città natale del defunto ex presidente Saddam Hussein gli hanno dedicato una grande statua, a forma di scarpa, che però è stata rimossa appena tre giorni dopo la sua inaugurazione. In attesa di riceverlo nei propri studi, l’emittente tv al Baghdadiya sta trasmettendo in diretta le immagini dei festeggiamenti dei suoi ammiratori davanti al carcere, che ballano e offrono doni ai passanti.

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