Isi, stella dell’asta, italiana ma solo in Tv

Un giornale tedesco rivela l’idea di naturalizzarla per sei milioni di dollari. Ma la federazione non ci ha mai pensato. E si fa largo una proposta per un reality show

Riccardo Signori

I tedeschi volevano rifilarcela. E non ci sarebbe stato alcun tifoso dell’atletica che avrebbe detto: no, grazie. Mettiamoci il cuore in pace: Yelena Isinbayeva, 23 anni, prima donna a superare i cinque metri nel salto con l’asta, 19 record del mondo all’attivo, non diventerà italiana. Salvo, forse, non si innamori di un italiano. Oppure non ne sia già innamorata. Salvo che la Russia non la scacci con tutta la sua famiglia. Insomma troppi condizionali. Ma ieri la notizia è stata recapitata, a giro stampa, a tutto il mondo. L’ha raccontata la rivista specializzata «Leichtathletik», ex Germania est, magazine molto serio, dunque non facile a racconti gossippari. Eppure... Su carta c’è scritto che l’ultima regina dell’atletica avrebbe ricevuto, dall’Italia, un’offerta di sei milioni di dollari per convincersi a cambiare nazionalità. A quel punto ci sarebbe da fare i conti in tasca alla Fidal, che dovrebbe procedere all’ingaggio: 6 milioni di dollari rappresentano circa il 60 per cento del budget annuale della federazione. Un po’ troppo.
Vero, invece, che Isi da qualche tempo si allena e vive a Formia alla corte di Vitaly Petrov, l’ex tecnico di Bubka, ora di Gibilisco, al quale proprio il grande Sergey ha indirizzato la protetta. Yelena ha avuto qualche problema in Russia: ha lasciato Eugeni Trofimov, il tecnico che l’ha seguita per otto anni, ha cambiato manager affidandosi a Daniel Westfeld, svedese che gestisce molti astisti fra cui Gibilisco. Yelena guadagna cifre che ormai fanno pari con gli ingaggi dei nostri calciatori e la sua popolarità è destinata a procurarle altre soddisfazioni economiche, oltre a quelle in pedana. Però, fra le righe dell’articolo tedesco, si infila un’altra storia che meglio si sposa con l’offerta in danaro. Non è tanto la Fidal a volere la Isinbayeva (la federazione nazionalizza solo dopo un matrimonio con italiani: è il caso di Fiona May e Magdelin Martinez) quanto una emittente televisiva. E qui la notizia potrebbe avere forma più credibile, anche se difficilmente una televisione nostrana offre cifre del genere ad una atleta bella, simpatica, che ha tutto per diventare una stella (Isi ha cercato parti anche nel cinema), ma per ora è famosa soprattutto fra i tifosi dell’atletica. Probabilmente il tutto va inserito in una offerta da parte di un famoso produttore di programmi. Per esempio, nei giorni scorsi circolava la voce di un’offerta a Tyson per partecipare all’Isola dei famosi. La Isinbayeva non ha gran tempo a disposizione, ma tra Rai e Mediaset potrebbero farsi venire qualche idea. Da qui ad agosto Yelena sarà impegnata nella solita caccia al record: dovrebbe cominciare a Birmingham, dove inaugurerà la stagione indoor. Se batterà il primato del mondo (m.4,90) incasserà 30mila dollari.
Nel frattempo la federazione russa ha avviato una operazione recupero per soddisfare la sua regina (chissà che la notizia della italianizzazione non sia solo un’esca) garantendo una wild card per i mondiali indoor che si svolgeranno a Mosca dal 10 al 12 marzo.

E ricordandole che un cambio di nazionalità costerebbe una esclusione di tre anni dalle manifestazioni internazionali: insomma niente mondiale in Giappone e neppure Olimpiadi a Pechino. Un po’ troppo, non tanto per i sei milioni quanto per un passaporto italiano.

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