Formia - Volgograd è lontana più di ottomila chilometri, ma lei si sente comunque a casa. Perché il centro Coni di Formia è ormai la sua casa. Yelena Isinbayeva è la regina assoluta del salto con l’asta, forte dei suoi 21 primati del mondo e degli ori olimpici, iridati ed europei, ma non ha smanie da prima donna. Ha sempre un sorriso stampato in faccia, quasi arrossisce quando le rivolgono elogi, è addirittura ammirata dal mito Sergey Bubka, che ieri, come vicepresidente vicario della Iaaf (federazione internazionale di atletica), ha ufficializzato la promozione di Formia a centro mondiale del salto con l’asta.
Isinbayeva, mancano meno di quattro mesi a Pechino. Più preoccupata o serena?
«Boh? (risponde con un intercalare tutto italiano, ndr) Non penso ancora alla gara né la sogno di notte. A maggio tornerò a Volgograd, poi di nuovo a Formia prima del debutto preolimpico al Golden Gala di Roma l’11 luglio».
Cosa pensa dell’idea di boicottare i Giochi? Il cammino della torcia sta incontrando difficoltà...
«Credo che si debbano tenere separati politica e sport. Le Olimpiadi sono la massima competizione per un atleta, come si può negargli il sogno di una vita?».
Quali saranno le avversarie più pericolose per l’oro? Forse l’americana Stuczynski che l’ha già battuta?
«La mia avversaria principale sono io stessa. Certo, mi aiuterebbe molto il fatto di avere un’altra atleta che salti 5 metri. Ma per ora non c’è, quindi devo trovar gli stimoli dentro di me».
Ai mondiali di Osaka e Valencia non è riuscita a migliorare il suo record...
«Colpa di qualche problemino tecnico (lo stacco, precisa il suo allenatore Petrov, ndr). Ma non mi cruccio di questo».
Formia è ideale per la preparazione olimpica?
«Assolutamente sì. Vivo a contatto con altri atleti e con i dirigenti, è come una grande famiglia. Sto cercando di imparare l’italiano, ogni tanto guardo il dizionario per leggere una parola nuova. E l’altro giorno ho chiesto al cuoco Giovanni di insegnarmi qualcosa, presto saprò cucinare le lasagne...».
Racconti una giornata tipo.
«Cinque ore di allenamento, divise tra mattino e pomeriggio, sei giorni su sette. La domenica riposo, raggiungo la spiaggia che sta di fronte e faccio anche il bagno, poi la sera tutti fuori a cena. E poi dormo dieci ore al giorno».
Diete particolari?
«No, anche se sono ingrassata un chilo. Ma ho abolito pasta, gelato e caffè che mi dicono far male allo stomaco. Una volta prendevo il cappuccino mattina e sera. La cioccolata, però, continuo a mangiarla...».
Fidanzata?
«Sì, con un ragazzo russo che viaggia molto. Ma non sono gelosa: anche io sono sempre con la valigia in mano».
Lei è una grande sportiva, si piace come donna?
«Il mio corpo non lo cambierei con nessun’altra, secondo me ogni donna dovrebbe accettare le sue differenze. Chi si fa un ritocco con il silicone diventa uguale a tutte e rischia di non piacere più».
Sergey Bubka ha detto che potrebbe arrivare a m 5.10...
«Sono d’accordo, spero avvenga presto».
Petrov sostiene che lei continuerà fino al 2013, dopo le Olimpiadi di Londra e nell’anno dei mondiali a Mosca.
«Non ci ho mai pensato, ma ora come ora non mi pongo limiti».
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