Lattrito tra due visioni del mondo, lo scontro tra Islam e Cristianità, è il soggetto quanto mai attuale di un testo della fine del Cinquecento: Il Bragadino di don Valerio Fuligni. Il pubblico romano potrà assistere alla sua prima rappresentazione assoluta questa sera al teatro Politecnico. «La scelta è caduta su questopera perché è lunica dellepoca che racconta un fatto storico in presa diretta, nella modalità che viene detta "teatro-cronaca" o "teatro documento", cioè come se a scrivere i dialoghi fossero dei testimoni superstiti», spiega Federico Doglio, docente di Storia del teatro e dello spettacolo alluniversità di Roma.
Saranno tredici giovani attori della compagnia Wunderkammer e il regista Giuseppe Rocca a portare in scena il dimenticato Bragadino. Unopera in italiano antico ma di straordinaria attualità. «Lautore è moderno - osserva Mario Prosperi, direttore del Politecnico -, traccia una lucida analisi dellidea di martirio musulmano senza però demonizzare i turchi». Il racconto, infatti, è quello dellassedio di Famagosta ad opera degli ottomani (1571), e nella strage di cristiani si ricorda in particolare il sacrificio e la terribile fine del comandante veneziano Marcantonio Bragadin, governatore della città.
Teatro Politecnico, via Tiepolo 13/a, spettacoli ore 21, repliche fino a domenica 9.
Tra Islam e Occidente cè il teatro
Il testo, mai rappresentato in epoca moderna, risale al XVI secolo
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