Ispezioni periodiche nei campi nomadi più a rischio

Gli insediamenti verranno «visitati» dalla polizia due volte al giorno Tolleranza zero per i protagonisti di ronde

Non ci saranno presidi fissi, come pure era stato ipotizzato, ma controlli sistematici, almeno due volte a settimana. Il prefetto Achille Serra cerca di risolvere come può, intensificando la sorveglianza, l’emergenza campi nomadi. Un problema che nella capitale si fa sempre più urgente, visto che gli accampamenti abusivi sono otto e quelli a rischio dieci. È routine, per le forze dell’ordine, scoprire all’interno di roulotte e baracche merce rubata di ogni tipo, droga e proventi di attività illecite. Ecco allora i controlli regolari, che cominceranno già dalla prossima settimana. Per gli insediamenti abusivi, invece, comincerà una progressiva opera di smantellamento.
Sono queste parte delle decisioni annunciate ieri dal prefetto durante il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica che si è svolto a palazzo Valentini. È stato lo speciale gruppo di lavoro - istituito un mese fa dallo stesso Serra e aperto a rappresentanti della prefettura, del Comune e delle forze dell’ordine - a «censire» i campi nomadi della capitale e a stabilire quali sono destinati a scomparire, come è accaduto tre giorni fa a quello di Tor Pagnotta, e cioè quello di via Scalo Tiburtino, Aniene, Tor Cervara, Ponte Mammolo, via dell’Imbrecciata, Castel di Guido e Saxa Rubra. «Anche se - osserva il prefetto di Roma - il problema rischia solo di spostarsi da una zona all’altra. Non dobbiamo dimenticare che la maggior parte dei rom è di etnia romena e i romeni, dal primo gennaio cittadini comunitari, ormai possono stare in Italia senza permesso di soggiorno. Cominciamo a prendere atto di questo. Per risolvere la questione nomadi non basterà lo smantellamento dei campi abusivi ed il controllo sugli oltre 15mila rom che abitano la capitale». Serra ha rilevato pure che per il campo di Saxa Rubra è stato chiesto al Comune l’impegno a recintare l’area occupata dai nomadi, i quali dopo ogni sgombero - come è accaduto almeno sei volte - tornano sull’«area del delitto» come se nulla fosse accaduto.
Nel corso del Comitato è stato fatto anche il punto sulla situazione di Trastevere, i cui commercianti si sono lamentati con il sindaco, presentando una petizione, per il calo degli affari dovuto, a loro dire, all’invasione di ambulanti: dalla prossima settimana partiranno i controlli per allontanare i venditori ambulanti, anche se il prefetto teme che pure in questo caso il rischio è quello di delocalizzare semplicemente il problema, con gli abusivi che inevitabilmente si trasferiranno in altre strade. «Tolleranza zero», invece, per i protagonisti di eventuali ronde come quelle che, secondo un quotidiano, avverrebbero di notte a Ostia.

Il prefetto sostiene di non saperne nulla: «Sin qui non ne abbiamo avuto notizia», ma avverte che ogni tentativo di questo tipo «sarà stroncato sul nascere» e che ogni possesso di armi improprie, come bastoni o mazze, sarà perseguito penalmente.

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