«Ispezioni rigorose sugli allevamenti»

Finora non si sono verificati casi di contagio

«Non facciamoci condizionare dalle notizie che riguardano volatili migratori e ricordiamo sempre che i nostri allevamenti di polli e tacchini sono controllati in maniera costante, capillare e rigorosa. Inoltre non dimentichiamo mai che la carne cotta è assolutamente sicura». Viviana Beccalossi, vicepresidente e assessore regionale all'Agricoltura della Lombardia, ieri a Lodi per l'inaugurazione della nuova Piattaforma Genomica del Parco Tecnologico Padano, è intervenuta sulla vicenda dell'influenza aviaria, confermando che in Lombardia si sta lavorando in maniera attenta e scrupolosa. I test effettuati dall’istituto zooprofilattico sperimentale di Lombardia ed Emilia Romagna che ha sede a Brescia hanno escluso ogni traccia del virus dell’aviaria H5N1. «I risultati definitivi però si avranno oggi - ha spiegato il direttore sanitario Cesare Bonacina - ma per ora non c’è evidenza del virus». Certo è che il numero di controlli, da quando sono stati trovati i primi cigni morti nel sud del Paese, è decisamente aumentato, tanto che negli ultimi due giorni sono stati un centinaio gli uccelli selvatici morti portati all'istituto. «Normalmente - ha raccontato il direttore - il nostro lavoro è quasi completamente composto dal controllo dei campioni che vengono dagli allevamenti per il normale monitoraggio.

Ma negli ultimi due giorni l'arrivo di animali selvatici è stato eccezionale»: animali recuperati da vigili del fuoco, polizia municipale oltre che dalle Asl, tutti più attenti da quando il virus dell'aviaria è arrivato in Italia.

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