Israele Giallo sul rapimento di un soldato

Mistero in Israele sul presunto sequestro di un militare. Un ignoto gruppo di matrice palestinese ha infatti rivendicato di aver rapito un soldato israeliano vicino all’aeroporto «Ben Gurion» di Tel Aviv.
Il gruppo, riferisce l’agenzia palestinese Maan, ha detto di chiamarsi «Esercito di Al Quds» (Gerusalemme in arabo), mentre ieri sera un portavoce militare israeliano si rifiutava per il momento di confermare o smentire la notizia. Tuttavia è stato segnalato un insolito dispiegamento di posti di blocco fra Tel Aviv e Modin. L’attività di controllo è però coperta dalla censura militare.
È stata la testimonianza di una donna soldato - che afferma di aver visto un commilitone fatto salire a viva forza su un’automobile non lontano dall’aeroporto di Tel Aviv - a innescare i controlli in corso. In Israele è molto comune che i militari ricorrano all’autostop per i propri spostamenti.
Al momento l’esercito non conferma che qualcuno manchi all’appello. Ieri sera si stavano verificando le posizioni di tutti i militari in licenza o in libera uscita: operazione resa più complessa dal fatto che, nell’imminenza del week end ebraico (venerdì e sabato), i permessi sono numerosi. Anche l’attendibilità della rivendicazione è dubbia.


Qualora però la notizia del rapimento fosse confermata, si tratterebbe di un duro colpo per Israele, già messo in imbarazzo per la prigionia - che dura da tre anni - del soldato Gilad Shalit, nelle mani delle milizie integraliste islamiche di Hamas a Gaza.

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