Israele libera 255 palestinesi prigionieri

Avrebbero dovuto essere 256, ma alla fine i servizi di sicurezza hanno ritirato il via libera per la scarcerazione dell'ultimo detenuto. Così oggi, secondo gli accordi presi con il presidente palestinese Abu Mazen, il premier israeliano Ehud Olmert ha aperto le porte del carcere di Ketziot. Liberati militanti di Al-Fatah, ma Hamas non approva

Israele libera 255 palestinesi prigionieri
Ramallah - Che sia l'inizio di una nuova trattativa di pace? Difficile a dirsi, visto che gli scontri tra Israele e Palestina si susseguono da decenni. Tuttavia è sicuramente un segnale - fausto - la liberazione di 255 palestinesi, avvenuta nel carcere israeliano di Ketziot. La scarcerazione dei prigionieri fa parte più che altro di una strategia politica messa in atto dal premier israeliano Ehud Olmert per rafforzare Sono le misure adottate dal premier israeliano Ehud Olmert per rafforzare il presidente palestinese Abu Mazen di fronte ai rivali politici di Hamas.

Dovevano essere 256 Fra i liberati, quasi tutti militanti di al-Fatah, vi sono anche sei donne. In mattinata si era sparsa voce che Israele avrebbe liberato 256 persone: ma una di queste, ha precisato radio Gerusalemme, è stata trattenuta in extremis nel carcere di Ketziot su richiesta dei servizi di sicurezza. "Ringrazio Dio - ha detto Abu Mazen - che ci ha onorato con il ritorno dei nostri eroi della libertà alle loro abitazioni e alla loro Patria". "Dobbiamo continuare ad agire - ha aggiunto - per il ritorno di tutti prigionieri", stimati in oltre 10 mila.

Liberazione strategica pro Abu Mazen Fra i nomi di spicco dei liberati figura quello di Abdel Rahim Malluh, numero due del Fronte popolare per la liberazione della Palestina in Cisgiordania, condannato nel 2002 dalle autorità israeliane a diversi anni di reclusione per aver fiancheggiato la lotta armata. "Ho solo tre parole da dire: Libertà, libertà, libertà - ha detto Malluh al suo arrivo al posto di Blocco di Bitunya, alle porte di Ramallah.

- Niente è più bello della libertà". Hamas negli ultimi giorni ha moltiplicato gli attacchi polemici nei confronti di Abu Mazen, accusandolo di essersi schierato "contro la Resistenza, e al fianco di Stati Uniti ed Israele". I

Le denunce di Hamas Hamas denuncia l'intenzione di Abu Mazen di indire nei Territori elezioni anticipate. Mentre gli autobus con gli ex detenuti lasciavano il Neghev da Gaza miliziani palestinesi hanno sparato verso Israele un razzo e diversi colpi di mortaio che non hanno provocato vittime. La militarizzazione di Gaza sotto il controllo di Hamas è un fattore di crescente preoccupazione in Israele. Secondo un dirigente di Kadima, un confronto armato con Hamas a Gaza è ormai "inevitabile".
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