Isvap Giannini: No ai rincari Rc auto, ma le compagnie non ci stanno

RomaIl settore assicurativo archivia con un calo del 7,2% della raccolta l’annus horribilis 2008, che ha visto fra l’altro il collasso del gigante americano Aig, salvato dallo Stato. In Italia, le compagnie assicurative hanno sofferto meno che negli altri Paesi, conferma il presidente dell’Isvap Giancarlo Giannini nella sua relazione annuale, grazie alla contenuta esposizione verso la Lehman Brothers e verso le banche islandesi (con un impatto negativo totale sui conti di 1,3 miliardi); e la composizione prudente degli investimenti da parte delle imprese. E ora che la tempesta sembra attenuarsi, appaiono all’orizzonte «segnali incoraggianti»: la raccolta, nei primi tre mesi di quest’anno, è cresciuta del 15%, con un andamento positivo nel settore vita; ma permane il momento di crisi nel delicato settore della Rc auto. Che dopo un calo della raccolta (-3%) registrato nel 2008, vede un -5,2% nel primo trimestre di quest’anno.
E qui le visioni del controllore, l’Isvap appunto, e dei controllati, le compagnie, divergono. Giannini sostiene che «la risposta non può consistere nell’aumento delle tariffe, piuttosto occorre ridurre i costi del sistema: le condizioni - osserva - ci sono, e ognuno deve fare la propria parte». L’Isvap ha messo in cantiere uno strumento informatico (il cosiddetto preventivatore, che si può trovare su Internet) per confrontare, sulla base della convenienza economica, i preventivi Rc auto di tutte le compagnie operanti sul mercato.
Di diverso tenore le risposte delle compagnie. Sia il presidente dell’Ania, Fabio Cerchiai, che l’amministratore delegato delle Assicurazioni Generali, Govanni Perissinotto, replicano che anche nel settore Rc auto è necessario «trovare un punto di equilibrio», anche con l’incremento delle tariffe. «Le compagnie - spiega Perissinotto - devono perseguire, come minimo, l’equilibrio tecnico con un concorso di azioni, comprese quelle di aumento del prezzo». Del resto, secondo i dati forniti dalle associazioni dei consumatori, le tariffe dell’assicurazione obbligatoria sui veicoli sarebbero già cresciute di circa il 5% nei primi mesi del 2009, ultimo passo di una escalation del 154% rispetto al 1996. E proprio la Rc auto ha riguardato il 75% dei 96mila reclami giunti all’Isvap lo scorso anno. «Dati che confermano la necessità di maggiore efficienza da parte delle compagnie», conclude Giannini.


Nelle scorse ore l’Isvap ha varato il nuovo regolamento che disciplina le polizze index linked che hanno provocato sconquassi in altri Paesi: il divieto di indicizzare queste polizze alle cartolarizzazioni e ai derivati ha evitato un impatto calcolato in 8 miliardi di euro sui conti delle compagnie italiane. Inoltre sta per concludersi l’iter dell’altro regolamento Isvap che fissa i limiti sui bonus da corrispondere ai manager. Via libera, infine, dell’Autorità alla fusione Toro-Alleanza.

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