di Oscar Eleni
Fidarsi più degli occhi che delle orecchie. Per questo nei prossimi tre giorni guarderemo bene questa Italia del basket che presenta al torneo di Firenze anche Bargnani e Belinelli, i due italiani Nba a cui chiederemo meraviglie al servizio, però, di una squadra appena abbozzata, per raggiungere l’europeo 2011 in Lituania superando i cavalloni d’agosto.
Un mese per scoprire se abbiamo ancora una Nazionale competitiva dopo le delusioni che ci hanno fatto già dimenticare, come succede ad uno sport ingrato, l’argento olimpico di Atene nel 2004. Sei anni di carestia tecnica, con giocatori che nascevano e svanivano in una estate.
Cambiare allenatore, cambiare tutto è stata una cosa giusta, dolorosa, ma necessaria. Ora vogliamo vedere se le parole di Pianigiani, l’allenatore dei 4 scudetti in fila con Siena, uno a cui non basta avere ragione, ma a cui piace dimostrare che gli altri hanno assolutamente torto, diventeranno anche gioia per gli occhi. Gli sport di squadra in Italia soffrono la grande carestia, il basket è addirittura costretto ai ripescaggi, ma adesso sembra non volersi più accontentare soltanto dei titoli con le vecchie glorie che a fine settimana difenderanno a Zagabria i loro titoli sotto la guida di Alberto Bucci. Ci serve molto di più. Aria fresca ed esami al rosolio nella cattedrale di Bormio. Ora l’asticella si alza.
Firenze, il Pala Mandela che riapre al grande basket sotto la spinta di Marco Calamai, uomo che ama le sfide difficili, l’anima dello sport per diversamente abili, dopo una bella carriera come giocatore e allenatore, uno che ha scommesso di risvegliare una città che ama e odia anche la sua viola, la Fiorentina e il calcio. Macedonia, Polonia e Bulgaria per capire un po’ meglio dopo lo scorpacciata valtellinese contro Ungheria e Iran. Poi due amichevoli a Porec contro la Croazia, già qualificata all’europeo, prima di pensare ai 24 giorni di agosto che ci diranno soltanto la verità perché Israele, Lettonia, Finlandia e, soprattutto, il Montenegro di Dule Vujosevic,l’uomo delle magie col Partizan passato ora al Cska Mosca, potrebbero lasciarci nel limbo senza speranze mondiali od olimpiche.
Pianigiani e il suo entusiasmo per una squadra che deve costruire i successi difendendo sempre al massimo. Vedremo come inserirà Belinelli e Bargnani in un gruppo che ha trovato nell’oriundo Maestranzi una luce in regia, in una gruppo di previtoccioli che hanno bisogno del loro talento, ma non della loro superbia. Fase delicata dove tutti, anche i due ragazzi Nba, dovranno fare un passo indietro per poterne fare due avanti.
L’Italia gioca sempre alle 20.30 e andrà in diretta sui Raisport. Oggi Macedonia, domani Polonia, domenica Bulgaria.
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