Con la fusione tra Italcementi e Ciments Français (accolta male dalla Borsa di Parigi, con un calo di Cf del 12%), la holding della famiglia Pesenti, Italmobiliare, scende per la prima volta da 140 anni sotto il 50%, a quota 47% del gruppo. Un passaggio che Carlo Pesenti considera «importante: è quanto mettiamo sul piatto in questa operazione», come un dazio pagato per avere un gruppo più patrimonializzato, più liquido, e posizionato stabilmente tra i tre grandi produttori mondiali. Ma la risalita al 50%, dice Pesenti, è unipotesi allo studio: «È tecnicamente possibile senza il lancio di unOpa. Tempi e modi dipenderanno dalle situazioni».
La scelta della fusione, ha poi spiegato Pesenti prima di recarsi a un incontro con alcuni analisti organizzato da Mediobanca (advisor con Banca Leonardo) risponde allesigenza «di prepararci per tempo a cogliere le opportunità della ripresa, che potrebbe partire da settori come il cemento». Anche se di tempi, Pesenti, non vuole parlare: «Ho vietato ai miei di parlare di 2009. Si vedrà dal 2010 in poi».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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