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Italia-Germania 4-3 è una mostra

Dal 26 maggio al 6 giugno all'Atelier Gluck di Milano un'esposizione con giornali, cimeli, figurine (guarda le foto). All'inaugurazione i mitici tempi supplementari saranno rivissuti sul grande schermo commentati da Rivera e altri protagonisti

Italia-Germania 4-3 è una mostra

Italia-Germania 4-3. Più che una partita di calcio, l'icona degli anni Settanta. Forse addirittura il simbolo stesso del calcio. Di certo l'evento pallonaro a cui sono stati dedicati più libri, film, documentari. E oggi, per la partita che rese indimenticabili i mondiali del Messico nel 1970 tenendo incollati alle televisioni oltre 30 milioni di italiani s'inaugura anche una mostra-evento. Con riviste, giornali, cimeli, figurine, gadget, memorabilia, manifesti cinematografici, ricostruzioni a Subbuteo, incontri col pubblico, ospiti e testimonianze (guarda le foto).

A quarant'anni di distanza, la presentazione a Palazzo Isimbardi dell'esposizione curata da Franco Dassisti, in collaborazione con l'associazione Atelier Gluck Arte e l'appoggio dell'assessorato allo Sport e Tempo libero e dell'assessorato alla Cultura della Provincia.

Un appuntamento creato per ricordare quell'evento attraverso un percorso a tappe che, oltre a ricordare la partita vera e propria, vuole rievocare anche l'atmosfera socio-culturale del 1970 con manifesti di film, dischi, riviste e oggetti di uso quotidiano, che segnarono quegli anni. "La partita del secolo: Italia-Germania 4-3" sarà ospitata dal 26 maggio al 6 giugno all'Atelier Gluck Arte, in via Cristoforo Gluck 45 e si sposterà dall'11 giugno all'11 luglio, giorno della Finale dei Mondiali di Sudafrica 2010, allo Spazio Oberdan, in viale Vittorio Veneto 2.

Definita "la partita del secolo", è ancora oggi ricordata con una targa apposta allo stadio Azteca di Città del Messico dove si disputò. "Cuore e passione per un avvenimento che ancora oggi ricordiamo con entusiasmo ", le parole dell'assessore Cristina Stancari. "Ospitare allo Spazio Oberdan la mostra sulla celeberrima partita che si giocò allo stadio Axteca - aggiunge il vicepresidente e assessore alla Cultura della Provincia, Novo Umberto Maerna - non solo ci inorgoglisce, ma significa dare a tutti i milanesi e ai cittadini della provincia la possibilità di rivivere o conoscere per la prima volta uno dei momenti più emozionanti ed intensi del calcio italiano. Quando sport e cultura condividono memoria e identità assolvono del resto la loro funzione più alta e nobile: quella di essere tratto distintivo di un popolo. Inoltre se lo sport diventa coraggio, determinazione e sacrificio assume un significato che va ben oltre il risultato o l'agonismo: Italia-Germania del 1970 è la sublimazione di questi valori".

"Italia-Germania - racconta il curatore della mostra Franco Dassisti - è stata molto più di una partita. È stata un'epica battaglia, scontro fra civiltà (calcistiche e non solo), sofferenza di massa e godimento collettivo. Ma è stata soprattutto elemento unificante di più generazioni. Che con orgoglio, negli anni a venire, hanno potuto dire: Quella notte io c'ero".

"L'associazione Atelier Gluck Arte - spiega il direttore artistico Enrico Ercole - da ormai vent'anni attiva in campo culturale che ospita la mostra, è da anni impegnata nella realizzazione di mostre e convegni dedicati alla scomposizione mediatica dei "miti", da Mozart a Maria Antonietta, da Sissi alla mitologia delle pietre preziose, dai gatti nella letteratura e nel fumetto a Biancaneve, dal cinema d'autore a quello d'avanguardia. La nostra associazione dà con grande entusiasmo il calcio a un pallone che in una calda estate messicana di quaranta anni fa ha elettrizzato il mondo intero".

Al cuore della mostra, l'analisi "minuto per minuto" della sfida che paralizzò il Paese e stregò il mondo: i giocatori, le immagini, lo stadio, con eccezionali reperti come il biglietto originale di quella sfida, il mitico pallone Telstar a esagoni e pentagoni bianchi e neri usato per la prima volta proprio in quel mondiale, di cui in mostra è esposto un esemplare autografato da Pelé, gli albi di figurine provenienti da tutto il mondo, le pagine originali dei quotidiani che commentarono lo storico risultato, le repliche fedeli delle maglie d'epoca di Italia e Germania, cartoline, francobolli commemorativi emessi dalle poste di tutto il mondo, il 33 giri con l'incisione della telecronaca della partita, il 45 giri con gli inni nazionali, la copia originale e completa del mitico albo Panini, il primo albo di figurine dedicato a un mondiale, cui seguiranno tutti gli altri (esposti in mostra). Con la Panini a collaborare.

Mercoledì 26 maggio, alle 18, in occasione dell'inaugurazione, la partita verrà ritrasmessa su schermo gigante con gli ormai

mitici tempi supplementari commentati dal vivo da alcuni dei protagonisti come Gianni Rivera. Giovedì 17 giugno, alle 18,30, allo Spazio Oberdan, verrà proiettato il film "Italia-Germania 4-3" diretto da Andrea Barzini.

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