Roma - Doveva ricevere con un piccolo dirigibile telecomandato attrezzi e occhiali a infrarossi per scalare le mura del carcere di notte e fuggire all’estero, ma i suoi complici all’esterno sono stati arrestati prima del ’colpò e l’evasione è stata sventata: lo ha riferito oggi la polizia spagnola. È andata male al narcotraffiante italiano Giulio B. (la polizia non ha reso nota l’identità completa dell’uomo), 51 anni, in carcere nelle Canarie per avere cercato di introdurre in territorio spagnolo dalla Mauritania 200 chili di cocaina. Il piano è stato sventato quando i tre complici - di cui non si conosce la nazionalità - sono stati notati dalla polizia e arrestati mentre osservavano il carcere da una collina a 600 metri di distanza con un teleobiettivo.
Il piano prevedeva che i complici facessero pervenire al detenuto con un ’zeppelin’ di 4 metri teleguidato attrezzi per scalare le mura esterne del carcere e occhiali per la visione notturna, giunti alla Gran Canaria in un pacco spedito da Bergamo. Il narcotrafficante avrebbe poi dovuto essere trasportato all’estero e, munito di documenti di identità falsi, avrebbe potuto riprendere il ’lavorò e ricominciare a spedire droga in Spagna.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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