Washington - Cosa ha ucciso
Peter Pan? In attesa dei risultati dell’autopsia, che potrebbero
richiedere "dalle sei alle otto settimane", spuntano molte ipotesi
sulle cause dell’improvisa morte di Michael Jackson per un arresto
cardiaco. Sotto accusa sono finiti i medicinali che prendeva e che
avrebbero dovuto aiutarlo a rimettersi in forma in vista della
maratona di 50 concerti che doveva tenere a Londra da metà luglio.
L'avvocato: manipolato Brain Oxman, avvocato e portavoce della famiglia ha individuato
nell’abuso dei farmaci la probabile causa del decesso. "Le persone
che circondavano Michael lo hanno manipolato", ha denunciato,
accostando la fine del Re del Pop a quella della pornostar Anne
Nicole Smith, morta per un’overdose accidentale di psicofarmaci.
Il manager punta il dito contro i medici L’ex manager di Jacko, Tarak Ben Ammar, ha puntato il dito contro
chi lo ha avuto in cura. "È chiaro che i criminali in questa vicenda
sono i medici che l’hanno distrutto nel corso di tutta la sua carriera,
distruggendogli il viso e prescrivendogli medicine per alleviare i
dolori". "Non poteva più dormire senza i sonniferi", ha ricordato
Ben Ammar. "Era diventato ipocondriaco e non si saprà mai se si
fosse ammalato per colpa di medici ciarlatani che vivevano di
questa malattia". Di certo, ha aggiunto, "non ha mai voluto
drogarsi".
Ipotesi Demerol Il caso è stato affidato alla squadra speciale della sezione omicidi
della polizia di Los Angeles. L’ipotesi più accreditata è quella
un’iniezione, risultata fatale, di Demerol, un potente antidolorifico
derivato della morfina, capace di provocare arresti respiratori e
cardiaci. Uno degli assistenti di Jackson aveva riferito di una
difficoltà di respirazione della popstar e i medici hanno accertato
che la morte è dovuta a un arresto cardiaco. Ma il Demerol potrebbe
solo aver assestato il colpo di grazia a un organismo già debilitato.
Operazioni e problemi di salute Jacko si era infatti sottoposto a numerosi interventi chirurgici che lo
hanno trasformato da un ragazzo nero in un bianco macchiato dalla
vitiligine, quasi senza orecchie perchè da lì gli avevano appena
prelevato pezzi di cartilagine per ritoccargli il naso.
Inoltre Jackson soffriva di mal di schiena cronici e alcuni mesi fa
era stato fotografato mentre usciva dalla sua casa di Las Vegas in
sedia a rotelle.
Mix di farmaci Oltre agli antidolorifici, assumeva grandi quantità di
tranquillanti, antidepressivi e sonniferi. Qualcuno sostiene che
facesso anche uso di droghe, come la cocaina, che possono
causare disturbi cardiaci.
Un altro problema era legato al deficit genetico di una sostanza,
chiamata alfa 1 anti-tripsina, che gli danneggiava i polmoni e
addirittura gli avrebbe fatto correre il rischio di un trapianto. Un
lupus, una malattia autoimmune in cui gli anticorpi aggrediscono
l’organismo stesso, che doveva giustificare certi arrossamenti e
certe alterazioni della pelle del cantante.
Lo stress dei concerti C’è poi da valutare lo stress a cui il Re del Pop era sottoposto in
vista del ritorno sulla scena.
Da maggio Jackson si era trasferito a Los Angeles, dove aveva
affittato una villa a Holmby Hills, per prepararsi alla serie di concerti
londinesi "That’s it". Da settimane si sottoponeva a dure sessioni di
prove, in cui era stato impegnato anche nella serata di mercoledì
(quella prima del malore improvviso). Johnny Caswell, uno dei
responsabili del Centerstaging, la sala che ospitava le prove, ha
riferito che l’artista era apparso "molto debole", ma che comunque
sembrava affrontare l’impegno con determinazione e grande
energia. "Stava lavorando sodo", ha raccontato al Los Angeles Times.
Martedì un malore improvviso Sembra che Jackson si fosse sentito male già nella mattinata di martedì e che per questo il suo medico personale fosse accorso nella villa sulle colline di Los Angeles. È stato proprio lui a portare i primi soccorsi. "Il suo medico personale era con lui quando tutto è successo, e ha cercato di rianimarlo", ha raccontato ieri il fratello Jermaine, primo membro della numerosa famiglia a confermare il decesso di Michael.
Da Holmby Hills, uno chateau in stile francese con sette camere, 13 bagni, 12 camini e un teatro che gli costava circa 100.000 dollari al mese, la polizia ha fatto portare via una Bmw argentata con una targa texana.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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