«Jaguar sfida i grandi Suv»

Luigi Cucchi

«L’Italia è da cinque anni per Jaguar il terzo mercato, dopo Stati Uniti e Gran Bretagna. Da sempre l’automobilista italiano apprezza la raffinatezza delle nostre auto. Con l’ingresso dei modelli S Type e X Type, siamo passati dalle poche centinaia di auto vendute nel 1987–88, alle 6.500 del 2004», ricorda Enrico Romano, presidente e amministratore delegato di Jaguar Italia, precisando che a questi volumi di vendita la X Type partecipa con 4.582 unità, la S Type con 1.532, la XJ con 253 e la XK, coupé e cabriolet con 153. «A partire da settembre consegneremo la nuova X Type 2.2 diesel, con 155 cavalli e soprattutto con un’eccellente coppia: 360 newtonmetri, che potranno salire a 400. Per il lancio di quest’auto inviteremo a provarla 80mila professionisti di 35-40 anni, tutti nuovi clienti. A fine novembre – afferma Romano - commercializzeremo la nuova XJ 2,7 diesel, un’auto che verrà apprezzata in Italia e che potrebbe segnare la riscossa delle grandi berline di lusso e di rappresentanza nei confronti dei Suv, veicoli semifuoristrada, che hanno conquistato crescente spazio in questi ultimi anni , ma che appartengono al mondo dei beni di tendenza, legati alla moda. Oggi le grandi berline hanno un futuro grazie alla loro tecnologia d’avanguardia, all’impiego dell’alluminio e delle leghe speciali».
Il modello di punta della Jaguar, la X Type rappresenta in numerosi Paesi oltre il 70% delle vendite. È prodotta nel nuovo stabilimento inglese di Halewood, che impiega oltre 2.400 addetti per realizzare anche le versioni Diesel e wagon. È un polo produttivo modello, dove i maggiori fornitori dispongono di propri reparti adiacenti alla linea di montaggio per assicurare la produzione più efficiente all’insegna del sistema «just–in–time». Negli ultimi tre anni Halewood ha registrato il punteggio più alto fra tutti gli stabilimenti del gruppo Ford. Si è inoltre aggiudicato il premio «Gold Award» di J.D. Power, società nordamericana indipendente di certificazione, quale miglior stabilimento europeo. A Halewood è stata concentrata, evitando gravi diseconomie, tutta l’attività produttiva Jaguar per la X Type. «In Italia – osserva l’ingegner Romano - le vendite sono state finanziate per il 40-42% dalla nostra società finanziaria. Il 25% di questi automobilisti ha scelto la formula “Privilege”, che consente l’acquisto del 50% dell’auto e la possibilità di scegliere dopo due anni un altro modello. Le auto Jaguar hanno una grande affidabilità e qualità. La stessa J.D. Power – ricorda il top manager – ha riconosciuto alle nostre auto il primo posto tra le vetture di produzione europea in termini di qualità verificata dopo 90 giorni dall’acquisto. Per meglio assistere i clienti Jaguar stiamo migliorando la nostra rete commerciale formata da 47 concessionari: in Puglia siamo ora presenti anche a Lecce e non solo a Bari, abbiamo rinnovato la nostra concessionaria a Verona e a Como, avviato una nuova realtà a Udine e a Padova, riaperto a Palermo con nuovi imprenditori.

Inoltre anche per il 2006 abbiamo deciso di sponsorizzare la Nazionale di Rugby, mentre sul piano culturale abbiamo finanziato il restauro di un capolavoro di Raffaello».

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