Le Borse vanno in picchiata. Pesa lo spettro bolla dell'IA

Il miliardario Thiel scarica Nvidia e Mr Google avverte: "Se scoppia non si salverà nessuno". Cade Milano (-2,1%). Male anche il Bitcoin

Le Borse vanno in picchiata. Pesa lo spettro bolla dell'IA
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Ansia da IA. Sulle Borse mondiali sale il livello di tensione circa il possibile scoppio di una bolla dell'intelligenza artificiale. Ad alimentare il clima di incertezza ha contribuito senza dubbio la mossa di Peter Thiel. L'hedge fund del miliardario co-fondatore di PayPal e Palantir ha scaricato l'intera partecipazione azionaria da circa 100 milioni di dollari in Nvidia, società simbolo del boom dell'IA e che già settimana scorsa aveva visto Softbank fare lo stesso.

Ad alzare il livello di allerta ci ha pensato Sundar Pichai, ceo di Alphabet (la casa madre di Google), che vede il mercato attraversato da alcuni "elementi di irrazionalità" che riecheggiano gli avvertimenti di "esuberanza irrazionale" durante l'era dotcom. Intervistato dalla Bbc, il numero uno del colosso di Mountain View ritiene che in caso di scoppio di una bolla IA "nessuna azienda ne sarebbe immune, inclusi noi". Pichai non ha mancato di porre l'accento anche sulle "immense" esigenze energetiche dell'IA che costringeranno Alphabet a rinviare i suoi target di azzeramento delle emissioni.

I crescenti dubbi sulla sostenibilità delle valutazioni raggiunte dai colossi tech legati all'IA hanno alimentato ieri una nuova svendita degli asset rischiosi, con Wall Street sull'altalena dopo i cali di lunedì e le Borse Europee protagoniste di una seduta ampiamente negativa, con Milano a guidare i ribassi (-2,12%) insieme a Madrid (-2,1%) zavorrate dai titoli bancari; male anche Parigi (-1,8%) e Francoforte (-1,6%). Nuovo tonfo per il bitcoin che ha toccato un minimo sotto i 90mila dollari, il 28% sotto i massimi storici risalenti a solo sei settimane fa. In altalena l'oro che è tornato in positivo dopo aver aver toccato un minimo sotto i 4mila dollari l'oncia.

Nonostante il crescente nervosismo delle Borse, tra gli esperti il livello di allerta appare contenuto. "Anche se i titoli dell'intelligenza artificiale hanno vacillato nelle ultime settimane a causa delle preoccupazioni relative alla crescita e al finanziamento tramite debito, riteniamo che questo sia un passo necessario per lo sviluppo dell'IA", taglia corto Jean Boivin, head del BlackRock Investment Institute. "Crediamo che non sia una bolla, anche se ci saranno dei perdenti", gli fa eco Alessandro Marolda di Natixis IM Solutions. Anche dal sondaggio mensile condotto da Bank of America tra i grandi gestori di fondi emerge un ottimismo con il 54% dei gestori rialzista sulle Magnifiche Sette. Ma allo stesso tempo la bolla IA è ritenuto come il rischio più pericoloso e per la prima volta in 20 anni i gestori ritengono che le aziende stiano "sovrainvestendo", un segnale che la spesa da parte degli hyperscaler (le varie Amazon, Google e Microsoft) potrebbe dover rallentare. Inoltre, per i gestori un mancato taglio dei tassi Fed a dicembre potrebbe portare a un'ulteriore correzione al ribasso dei mercati.

Tornando a Nvidia, i suoi conti in arrivo stasera dopo la chiusura di Wall Street agiranno termometro per tutto il mondo tecnologico "in quanto le performance dell'azienda possono influire sulle decisioni degli investitori e le strategie delle altre aziende nel settore", argomenta Saverio Berlinzani, chief analyst di ActivTrades, che in caso di riscontri inferiori alle attese prevede una reazione negativa sul mercato con possibili rallentamenti nelle strategie di sviluppo del settore tech. Quello a cui si guarderà con maggiore attenzione è la visibilità pluriennale sul portafoglio ordini del gigante di Santa Clara. Negli ultimi mesi il ceo Jensen Huang ha parlato di visibilità su ordini potenziali per oltre i 500 miliardi di dollari. "Questo numero, se confermato, riduce moltissimo l'ansia degli investitori per la bolla", asserisce Filippo Diodovich, senior market strategist di IG Italia. Dal mercato delle opzioni emerge che post-conti potrebbe innescarsi un'oscillazione, al rialzo o al ribasso, di 320 miliardi di dollari nel valore di mercato di Nvidia, pari alla più grande variazione post-utili di sempre.

Di rimbalzo i segnali in arrivo da Nvidia, che ieri ha investito insieme a Microsoft complessivi 15 miliardi nella start up dell'AI Anthropic, potrebbero condizionare il

sentiment di tutto ciò che è collegato all'intelligenza artificiale con un impatto complessivo che potrebbe estendersi a 10mila miliardi di dollari di transazioni correlate secondo i calcoli degli analisti di Susquehanna.

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