Massimo Mambretti
da Città del Capo
Unennesima XK saggiunge alla lista delle sportive Jaguar identificate da questa sigla. Naturalmente è tutta nuova. Anzi, sono tutte nuove in quanto il marchio inglese rinnova, in un sol colpo, le precedenti Convertible e Coupé, ovvero le Jaguar sportive più vendute: 90mila unità dal 96 ai nostri giorni. Le due nuove XK (la Convertible costa 92.800 euro e la Coupé 84.500) si presentano ai nastri di partenza, che in Italia saranno stesi il 23 marzo, potendo contare su una solida reputazione. I due modelli sono accomunati dalla scocca in alluminio, dallabitacolo ottimisticamente configurato 2+2, dallequipaggiamento raffinato, dalla motorizzazione 8V 4.2 da 298 cavalli.
Tra qualche mese sarà disponibile anche lunità sovralimentata da un compressore volumetrico che dovrebbe erogare circa 400 cv. Inoltre, trasmissione automatica-sequenziale a 6 marce e, in Italia, sistema di sospensioni attive Cats.
Le nuove XK si presentano con i tipici stilemi della famiglia, come la mascherina ovale piuttosto che la gobba sul cofano o ancora i possenti fianchi posteriori che vogliono trasmettere limmagine di un felino pronto allo scatto, che però sintegrano a lineamenti totalmente inediti. Determinano aspetti quasi monolitici che, tuttavia, non trascendono dalleleganza e, nel caso della Coupé, mostrano lattenzione verso la funzionalità con il portellone posteriore che, seppure incernierato differentemente, costituisce un ideale anello di congiunzione tra il nuovo modello e lanaloga (mitica) E-Type. Ma i punti di contatto con il passato sesauriscono agli aspetti emozionali, perché le sensazioni che si avvertono alla guida, suscitate anche dallinedito stile dellarredamento che abbandona prominenti forme sinuose a favore di altre più tese, ma meno penalizzanti nei confronti della disponibilità di spazio, confermano subito quanto le nuove XK si proiettino in unaltra dimensione.
I fattori che determinano questa situazione sono molti e culminano nella perfetta simbiosi tra autotelaio e propulsore, ma passano attraverso soluzioni allultimo grido, come i paddle dietro al volante che consentono di utilizzare il cambio in funzione manuale, e non trascendono da accorgimenti che sottolineano lindole sportiva delle XK, come il rombo (definito a tavolino) con cui il V8 inglese manifesta i mutamenti di carattere e che, ad alcuni regimi, è assai appagante. Le differenze tra una versione e laltra si limitano alla possibilità garantita dalla Convertible di viaggiare en plein-air, senza però dovere rinunciare al comfort che si pretende da una vettura di questo rango sino a velocità sostenute. Per il resto, lidentità strutturale tra le due nuove XK risalta senza remore sia sui percorsi veloci dove il fluido rendimento del motore (imprime una velocità massima di 250 orari autolimitata e tempi daccelerazione sulla base 0-100 di 6 secondi) si abbina alla notevole costanza del comportamento e a un comfort elevato, sia su quelli più tortuosi.
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