Jessica Lea Mayfield: «CSI» e le serie tv si contendono il rock della nuova dark lady

Le vie del successo sono infinite e una di queste può anche essere la depressione. Così le crisi esistenziali di bambina hanno lanciato la 22enne Jessica Lea Mayfield come moderna «dark lady» dei suoni alternativi. A 15 anni per arginare il mal di vivere ha preso la chitarra, s’è chiusa nella sua camera e ha cominciato a scriver canzoni, pubblicandole poi in un minicd stampato in mille copie. Probabilmente tutto sarebbe finito lì se Dan Auerbach dei Black Keys (che trasforma in oro tutto ciò che tocca) non avesse comprato quel disco fatto di ballate nervose e dal piglio folk, aiutandola poi a pubblicare With Blasphemy So Heartfelt. Et voilà: nel 2008 Jessica è stata eletta in America «miglior artista dell’anno» e, nel mondo della musica di plastica, si sta ritagliando una nicchia importante con ballate introspettive e low profile ma di classe come quelle del nuovissimo cd Our Hearts Are Wrong. Lei dice: «Per me le canzoni sono un modo di sopravvivere, un filtro attraverso cui guardare una brutta realtà», ma intanto il disco è stato catturato dalla Warner e i suoi brani (come Bible Days) fanno da sigla a popolari serial come CSI.NY e Gossip Girl. «Di questo mi vergogno un po’ - dice - non mi piace che si senta la mia voce senza volto». Una dark lady sui generis, sempre insoddisfatta ma non ribelle, «piuttosto una solitaria che vede le cose in negativo, ma se serve per scrivere belle canzoni ben venga». Nata in una famiglia di musicisti country e bluegrass, Jessica ha imparato molto dal fratello David (che suona il basso nella sua band), ma a un certo punto ha lasciato casa e famiglia per tentare la carriera di chitarrista-vagabonda: «Amo Dave Grohl e i Foo Fighters. La prima volta che lo vidi in tv dissi: “voglio essere come lui” e me ne andai a suonare nei bar per qualche moneta, una bibita e una pizza».

Per questo il nuovo album rivela un ottimo incrocio tra i margini ruvidi della sua estetica folk e una spruzzata di rock denso e cupo (Nervous Lonely Nights, Sleepless, Grown Man) che con la sua purezza ha fatto breccia sulla scena alternativa (e non) americana e comincia a fare effetto anche da noi, ingozzati dall’usa e getta delle radio e dei talent show.

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