Jet atterra in un altro aeroporto AirOne condannata per truffa

da Milano

I passeggeri non sono «pacchi». Per questo i giudici della quinta sezione penale del tribunale di Milano hanno condannato ieri a cinque mesi di reclusione e 250 euro di multa (pena sospesa), il vicedirettore generale della compagnia aerea AirOne, Riccardo Toto, dopo le denuncie scattate in relazione a un volo dell’8 luglio 2004, il Milano-Cagliari, il cui arrivo fu spostato all’aeroporto di Alghero.
La variazione venne comunicata, soltanto quando il velivolo era ormai in quota, senza più possibilità per i viaggiatori di rinunciare nonostante il vettore già sapesse che l’aereo non avrebbe potuto atterrare nella città stabilita. E così il pm, Marco Ghezzi, aveva ipotizzato per la compagnia il reato di truffa aggravata.
Ieri i giudici hanno condannato Toto a 5 mesi, il comandante del jet Michael Mesmaekers e un funzionario della compagnia aerea Leone Passareti, a 4 mesi di reclusione, mentre hanno assolto Nicola Ruccia, chief operating officer della compagnia. I tre imputati riconosciuti colpevoli sono stati inoltre condannati, in solido con AirOne, a risarcire le parti civili (13 passeggeri), che si erano costituite nel processo. L’ammontare del risarcimento verrà poi stabilito in sede civile. «I viaggiatori sono esseri pensanti e non merci da portare a destinazione qualunque cosa succeda - ha commentato a margine della sentenza il pm Marco Ghezzi -, sono persone con dei diritti che vanno rispettati».
I legali dei condannati hanno invece annunciato che ricorreranno in Appello. «Il principio su cui si basa l’accusa - ha affermato l’avvocato Corso Bovio, difensore di Riccardo Toto - è la mancanza di attenzione nei confronti dei passeggeri, ma che per questo si configuri il reato di truffa è ancora tutto da dimostrare».
Le richieste del pubblico ministero, che aveva sollecitato 1 anno e 6 mesi di condanna per tutti e quattro gli imputati, sono state dunque parzialmente accolte.
Il volo, al centro del processo, risale all’8 luglio del 2004. La sua partenza da Milano che era programmata per le 21.50 fu spostata alle 23.55.

In volo, però, ai passeggeri era stato comunicato che l’atterraggio sarebbe avvenuto ad Alghero e non più a Cagliari ma tutto ciò nella consapevolezza che lo scalo di Cagliari sarebbe rimasto aperto fino a mezzanotte. Per la Procura, la società era al corrente del cambio di rotta già prima della partenza e avrebbe deliberatamente scelto di non farlo sapere ai passeggeri.

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