Piera Anna Franini
Finalmente anche le istituzioni milanesi iniziano a collaborare. A dare un segnale di svolta sono gli enti con blasone, Teatro alla Scala in testa che pone il sigillo allavvio di stagione dellOrchestra Verdi aprendole i battenti.
Accade questa sera, ore 20, giorno del concerto scaligero del complesso diretto da Vladimir Jurowski che poi replica linaugurazione il 21 settembre, in casa Verdi, vale a dire lAuditorium in Largo Mahler. Un semidebutto per lOrchestra Verdi che dieci anni fa mise piede al Piermarini per alcune produzioni di balletto. Ora ritorna con un programma corposo, russo e quindi in sintonia con le predilezioni e affinità elettive del direttore Vladimir Jurowski, russo per nascita (a Mosca) e formazione.
Lintera serata è dedicata a Sergej Prokofiev. Apre la Suite dal balletto Romeo e Giulietta, partitura dallirresistibile fascino melodico, in altalena fra amori incantati e passione adolescenziale, tragedia e ironia. Musica che sembra mimare il gesto, anche nelle difficoltà tecniche che ne fanno una partitura spietatamente virtuosistica.
Le melodie dun lirismo puro e incontaminato spesso si fanno ruvide e stridenti nel dipingere, ad esempio, le dispute fra Capuleti e Montecchi che poi incedono pomposi secondo una marcia tronfia. Si toccano le corde del dramma: trasuda strazio lepisodio di Romeo alla tomba di Giulietta, nella Morte di Tebaldo il virtuosismo vorticoso già sigla dellepisodio della Lotta dipinge il trambusto che precede lomicidio.
Musica lì a riversare in suoni intere scene, il caso della colonna sonora che Prokofiev scrisse per il film Aleksander Nevskij di Eisenstein, pietra miliare nella storia del cinema anche per lartistica combinazione di suono-immagine. Prokofiev ne trasse poi la Cantata per mezzosoprano, coro e orchestra op.78, la versione offerta stasera dal Coro e Orchestra Verdi e dal mezzosoprano Elena Zaremba.
Jurowski, a dispetto delletà (poco più che trentenne), ha fatto il giro delle migliori sale e frequentato complessi di rango. Ha esordito alla Scala in gennaio, con Evgenij Onegin di Cajkovskij, confermandosi direttore di gran temperamento e istinto musicale pur con qualche difficoltà almeno in Onegin nellamalgamare palcoscenico e buca dorchestra.
Moscovita, ha lasciato la Germania nel 1990, ha studiato prima con il padre poi con direttori di vaglia come Colin Davis. Giovanissimo ha debuttato al Covent Garden, in Nabucco, catturando lattenzione di pubblico e critica. Nel 1996 raggiungeva lItalia dirigendo lOrchestra del Comunale di Bologna e lOrchestra Verdi.
Concerto dellOrchestra Verdi, direttore Vladimir Jurowski, Teatro alla Scala, oggi ore 20, ingresso 72 euro
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.