Juve, 41 contratti a rischio per doping amministrativo

La procura di Torino verifica gli accordi tra la società bianconera e alcuni calciatori, tra cui Zidane. Esaminati i bilanci di 71 società di serie A, B e C

Marcello Di Dio

da Roma

Roma si concede una pausa nelle audizioni, Napoli va a caccia di ulteriori chiarimenti ascoltando due personaggi dell’entourage di Luciano Moggi. Ma è la Procura di Torino a conquistare i riflettori di giornata: nel mirino degli inquirenti sono finiti 41 contratti di giocatori stipulati dalla Juventus che si riferiscono al periodo 2000-2005 (il più eccellente è quello di Zinedine Zidane) e ben 71 club professionistici e dilettantistici, tra i quali sedici di A (nell’elenco mancano solo Lecce, Treviso e Udinese) e diciotto di B (uniche assenti Bari, Cremonese, Atalanta e Mantova), ma anche società «blasonate» di C come Genoa, Napoli e Perugia. Ieri infatti i magistrati piemontesi, che stanno conducendo l’inchiesta sul falso in bilancio aperta nei confronti degli ormai ex dirigenti juventini Antonio Giraudo e Luciano Moggi, hanno disposto l’acquisizione di documenti nelle sedi di questi club: sono state sequestrate fatture, schede contabili, contratti e risoluzioni stipulati con i calciatori, accordi e risoluzioni di partecipazioni, variazioni di tesseramento, bilanci ed eventuali perizie disposte dai club per usufruire del decreto spalmadebiti.
L’impulso all’inchiesta è arrivato dopo il blitz della polizia tributaria della Finanza di Torino lo scorso 18 maggio. In quell’occasione furono «visitate» la sede della Juventus, le case di Luciano Moggi e dei calciatori bianconeri Fabio Cannavaro e Zlatan Ibrahimovic. I consulenti del pm Bruno Tinti, Patrizia Volante ed Enrico Stasi, stanno esaminando le carte acquisite. La maggiore attenzione è rivolta alle plusvalenze realizzate sugli scambi dei giocatori, ai contratti e ai rapporti della Juventus con le altre società. Oltre a quello di Zidane, che fu ceduto nel 2001 al Real Madrid per una cifra superiore ai 60 milioni di euro, i pm stanno studiando altri contratti importanti, come quelli di Maresca, Miccoli, Kovacevic e Chiellini. E oggi a Roma il pm Tinti avrà un incontro con i magistrati Palamara e Palaia per fare il punto sulle perquisizioni, in particolare su quelle eseguite il 18 maggio scorso, e sull’inchiesta legata al «doping amministrativo».
Negli uffici della Procura romana Clodio si sono presentati ieri i legali dello studio Chiusano, che assiste la Juventus. Gli avvocati hanno chiesto informazioni sull’audizione di Emanuele Blasi che, incalzato dai magistrati, sarebbe caduto in una serie di contraddizioni rispetto a quanto raccolto dai pm in fase di istruttoria. Il calciatore, che rischia l’iscrizione nel registro degli indagati per false dichiarazioni, sarà riascoltato prossimamente.
A Napoli, invece, dopo la visita di Paolo Trofino, uno dei legali di Luciano Moggi, sono state sentite per circa tre ore due persone informate sui fatti: l’ex ds della Torres Camillo De Nicola, attuale responsabile del settore giovanile della Juventus e un tassista autista di Moggi, Armando Aubry. De Nicola, detto Nello, è l’interlocutore di Big Luciano in molte delle telefonate intercettate che sono alla base dell’inchiesta. Per Moggi, De Nicola compra i regali di Natale destinati tra l’altro agli ex ministri Pisanu e Siniscalco. Regali che poi Aubry contribuirà a recapitare. Ed è sempre De Nicola ad avere rapporti con i due agenti della Digos romana Basili e Vitelli, indagati per peculato dai pm Beatrice e Narducci. Così Moggi, i suoi collaboratori, giocatori e altri che di volta in volta l’ex dg della Juve indicava ai poliziotti, attraverso De Nicola godevano di scorte o dell’auto della polizia anche per recarsi dal dentista o per fare shopping. «Sono un tassista amico e uomo di fiducia di Luciano, mi dispiace per lui, ma gli sarò sempre amico» ha detto Aubry al termine del colloquio. E in un comunicato del procuratore si deduce che i magistrati abbiano individuato la «talpa», probabilmente un carabiniere, che avrebbe fornito gli atti dell’inchiesta agli organi di stampa.


Infine ieri l’ex presidente della Figc Carraro si è recato a Palazzo Chigi, dove ha incontrato alcuni stretti collaboratori del premier Prodi, impegnato nel voto di fiducia del governo alla Camera. Oggetto del colloquio, l’imminente scadenza del 31 maggio per la nostra candidatura a Euro 2012.

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