Alessandro Parini
da Torino
La festa per i 109 anni di storia. E la partita contro il Brescia, recupero della sesta di serie B: vittoria 2-0 (gol di Del Piero, autogol di Colombo) e classifica che in pochi giorni è diventata una specie di inno alla gioia. La Juve è già arrivata a tre sole lunghezze dal Genoa capolista: otto vittorie consecutive non si discutono, anche se non tutte sono arrivate in maniera netta. Per dirla con il presidente Cobolli Gigli, il peggio è alle spalle. Ieri la partita non è durata nemmeno mezzora: Viviano, baby-portiere lombardo, ha voluto partecipare anche lui ai festeggiamenti e, su una punizione non irresistibile di Del Piero, ha alzato subito bandiera bianca. Non erano passati che una manciata di minuti e già a quel punto era difficile immaginare una rimonta ospite: quando poi Del Piero ha concesso il bis con una conclusione dalla sinistra - che in realtà avrebbe voluto essere un cross: decisiva una deviazione con la mano di Colombo - il sipario era già chiaramente calato sul match.
Nessuno del resto pretendeva altro in una giornata in cui la festa c'era già stata a partire dalle 16,15: in occasione del 109º anniversario dalla nascita della società, quasi a voler ripartire dal passato, la Signora aveva chiamato a raccolta alcuni dei suoi campioni. Così, oltre al gradito ritorno di Gianluca Pessotto in tribuna, dal tunnel dellex Comunale sono sbucati in ordine alfabetico Anastasi, Bettega, Bonini, Brio, Cabrini, Castano, Carrera, Causio, Deschamps, Ferrara, il fratello di Fortunato, Furino, Garzena, Gentile, Leoncini, Lippi, Morini, Platini (di gran lunga il più osannato), Ravanelli, Salvadore, il figlio di Scirea, Sentimenti IV, Tacconi e Torricelli. A chiudere il tutto, Del Piero e Boniperti, ovvero l'attuale bandiera di squadra e società con il presidente onorario. Boniperti ha quindi consegnato a Del Piero una speciale fascia di capitano, tesa a celebrare i 200 gol segnati con la maglia bianconera, poi si è piazzato al centro di un attacco speciale aspettando che gli venisse recapitata la palla nell'azione «più lunga di tutta la storia bianconera», con un tocchetto a testa da parte di tutti i campioni: triangolo Platini, Boniperti, Platini e gol di Le Roi.
A proposito di Platini, nel primo pomeriggio aveva presentato la propria candidatura alla presidenza Uefa: «Voglio creare uno statuto europeo del calcio, fare in modo che le regole vengano decise al nostro interno e non siano prese da tecnocrati, giudici o sponsor che con il pallone non c'entrano nulla. Spiegatemi voi che senso ha avuto che la legge Bosman ci sia stata imposta da un tribunale civile». E sulla Champions: «Il format non si può cambiare. Piuttosto, è mia intenzione togliere una squadra a Italia, Inghilterra e Francia garantendo però tre partecipazioni invece delle due attuali». Poi, un'occhiata alla Signora: «C'è anche qualcosa di mio, seppur poco, in questa Juve. La serie B? Se uno sbaglia, è giusto che paghi. Tra due anni saranno più forti di prima e nessuno ricorderà più calciopoli. Ammiro chi ha deciso di rimanere». E ha concluso dicendo che il «Pallone doro» dovrebbe andare a Buffon.
Altri recuperi: Cesena-Triestina 0-1; Frosinone-Lecce 2-1.
Classifica: Genoa 19, Rimini 17, Juventus, Bologna e Piacenza 16, Cesena e Napoli 15, Bari, Brescia e Albinoleffe 14, Mantova 13, Triestina 12, Modena, Lecce e Frosinone 11, Treviso e Spezia 9, Verona 7, Crotone 5, Vicenza e Pescara 3, Arezzo -1.
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