Juve-Milan stavolta è il derby d’Italia

Si scrive Juve-Milan, si può leggere anche sfida per il Sud Africa più che duello decisivo per occupare il ruolo, formale, di oppositore numero uno al dittatore neroazzurro. Al cedimento dell’armata morattiana non crede nessuno, meglio dedicare perciò energie e vitamine ad altro. Al mondiale mancano pochi mesi e sono queste le settimane decisive per orientare le scelte del ct Marcello Lippi, che ha già bella e pronta la sua lista dei 23. Deve solo completarla con qualche ballottaggio spettacolare. Non sorprenda che il maggior numero di duelli in sospeso riguardi proprio Juve e Milan: sono i due club che forniscono la migliore mano d’opera al club Italia. Con quegli esponenti ha legami personali che vanno al di là dei ruoli istituzionali. Per esempio con Gattuso, Lippi ha un rapporto strettissimo, non solo con Cannavaro che è il capitano della sua Nazionale. Le quattro coppie qui allestite possono trovare perciò nel duello di domenica notte a Torino una motivazione in più.

Specie per quelli che hanno la porta chiusa (leggere Ambrosini) oppure per quelli (vedi Amauri-Borriello) candidati a ricoprire un ruolo decisivo: nell’Italia di Lippi, Gilardino a parte, c’è un disperato bisogno di un centroavanti. E il ritorno di Toni nel campionato italiano deve suonare come una sorta di allarme per la concorrenza. Appuntamento a domenica sera, allora. Per una volta del destino di Ferrara e Leonardo non si parlerà più.

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