Povero Del Piero gli hanno rovinato la festa. Povera Juve, le hanno fatto ancora la festa. Recita da mea culpa, anzi da pugni in testa. Figura da polli, con quella macchia che preoccupa: prende gol da 15 partite di fila in campionato, per 4 volte ha subito 3 reti. Juve straordinaria, ma solo nel farsi male. Del Piero infinito, recitava ieri il telecronista che probabilmente non ha mai visto Maradona. Ma guardate dovè finito? In panchina, con due gol sul pedigree che gli rovineranno il ricordo, anche se compaiono al numero 300 e 301 della collezione. A fine partita gli è rimasta solo la faccia delusa. «Sono amareggiato, sta capitando di tutto, non è un momento felice».
Peccato, perchè la signora, intesa come signora Del Piero, aveva preparato una festa con amici, in tribuna: maglietta double face con il numero 300, ma pure il 301 come se tutto fosse già previsto. In altri tempi ci sarebbe stato da pensar male, ma stavolta cè da pensare male solo di questa Juve. Tre gol in dieci minuti, doppietta di Pinturicchio, 3-0 di Candreva con una sassata da bomber. Tutto facile, squadra bella, spigliata. Poi qualcuno ha spento la luce, meglio le teste. Ed allora Maccarone ha impazzato, segnato e fatto segnare Ghezzal. Del Piero si è mangiato il 4-2, linea difensiva bianconera sbandata come una barchetta nella tempesta. Il Siena ha fatto lezione per carattere e grinta.
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