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Kabul, attentato dei talebani Ucciso un militare italiano

Attaccato da uomini armati un convoglio a Rudbar: la vittima è il primo maresciallo Giovanni Pezzulo, il ferito Enrico Mercuri. Prodi: "La missione continua". Napolitano: "Paese riconoscente a Pezzulo. La sinistra: "Ritiriamo le truppe"

Kabul, attentato dei talebani 
Ucciso un militare italiano

Kabul - Un militare italiano è stato ucciso e un altro è rimasto ferito quando sono stati sparati dei colpi contro la loro task force, che era impegnata in un’attività di tipo sanitario a sostegno della popolazione, riferisce una nota dello Stato Maggiore della Difesa. La vittima è il primo maresciallo Giovanni Pezzulo, del Cimic Group South di Motta di Livenza. I talebani hanno rivendicato l'attentato.

Lo scontro a 60 km da Kabul "Nel pomeriggio di oggi - dice la nota dello Stato Maggiore - alle ore 15.00 locali (11.30 ora italiana) nella valle di Uzeebin nei pressi della località di Rudbar, nella zona di responsabilità italiana a circa 60 km della capitale Kabul, militari italiani della Task Force Surobi, in attività di cooperazione civile e militare e sostegno sanitario alla popolazione, sono stati fatti segno di alcuni colpi di arma da fuoco portati da parte di elementi armati ostili a cui i militari italiani hanno risposto", dice la nota. "A seguito dello scontro è deceduto un militare italiano mentre un secondo risulta leggermente ferito", prosegue la nota, precisando che è in corso l’evacuazione medica presso l’ospedale militare francese a Camp Warehouse, a Kabul. I talebani hanno rivendicato l’attentato con una telefonata alla France Presse: il portavoce Zabihullah Mujahed ha spiegato che sono stati i guerriglieri del movimento fondamentalista ad attaccare i militari della task force a Surobi.

Le vittime dello scontro a fuoco Il militare italiano ucciso nello scontro a fuoco avvenuto oggi in Afghanistan è il primo Maresciallo Giovanni Pezzulo del "Cimic Group South" di Motta di Livenza. Il Cimic Group South di Motta di Livenza è un reparto che si occupa prevalentemente di attività di cooperazione civile-militare (Cimic, appunto). Enrico Mercuri, originario di Treia (Macerata), è invece rimasto ferito nell’attacco armato. Il militare ferito ha 30 anni, è un maresciallo del 3° reggimento Alpini ed è attualmente ricoverato presso il "Role 2", l’ospedale militare francese di Kabul.

Prodi: "Cordoglio, ma la missione continua" "La missione in Afghanistan è la nostra missione principale all’estero e abbiamo deciso di portarla avanti, proprio perchè ha un obiettivo di lungo periodo". Il presidente del Consiglio dimissionario Romano Prodi conferma la posizione del governo, subito dopo aver ricevuto dal ministro della Difesa Arturo Parisi la notizia della morte di un militare italiano in Afghanistan e del ferimento di un altro soldato. Dopo aver avuto "tutte le informazioni e i particolari dal ministro delle Difesa" sull’accaduto, Prodi puntualizza che il governo non è disposto alla ritirata. "Il nostro militare era impegnato in una delle missioni caratteristiche che si fanno in Afghanistan, cioè quella di porre sotto controllo la ricostruzione della società civile afghana", informa il premier spiegando che il militare "è stato colpito improvvisamente, proditoriamente". "Non c’è stata una battaglia: il nostro militare è stato colpito mentre esercitava questa sua funzione e con lui c’è stato anche un ferito - conclude - siamo vicini alla sua famiglia».

Napolitano: "Paese riconoscente a Pezzulo" Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, appreso con profonda tristezza dell’attacco terroristico avvenuto questo pomeriggio in Afghanistan, in cui il maresciallo Giovanni Pezzulo ha perso la vita, mentre assolveva ai suoi doveri nell’ambito della missione Isaf, in uno dei momenti delicati dell’impegno italiano per la ricostruzione civile del paese, ha espresso alla moglie, signora Maria D’Agostino e alla figlia Giuseppina, i sentimenti di riconoscenza del Paese, di sentito cordoglio personale e di sincera partecipazione al loro grande dolore. Lo si legge in una nota del Quirinale. Napolitano ha inviato un messaggio al Capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Vincenzo Camporini, chiedendoglio di rendersi interprete presso l’Esercito Italiano dei suoi sentimenti di cordoglio, di solidarietà e di intensa partecipazione al dolore provocato dal luttuoso evento. Il presidente della Repubblica ha inoltre fatto giungere al Maresciallo Enrico Mercuri, ferito nell’attentato, l’affettuoso augurio per una pronta guarigione.

La Procura di Roma apre un'inchiesta Il procuratore aggiunto Franco Ionta ha aperto un’inchiesta, ipotizzando il reato di attentato per finalità terroristiche o di eversione, sull’attacco a sud di Kabul in cui è morto il maresciallo Pezzulo. Il magistrato è in attesa di un’informativa sulla ricostruzione della dinamica dei fatti.

Il contingente italiano in Afghanistan I militari italiani in Afghanistan sono 2.350. Due i contingenti principali, nella capitale Kabul e a Herat, nell’ovest del Paese, entrambi inseriti nella missione Isaf della Nato; ad Eupol, la missione dell’Unione europea per la ricostruzione della polizia civile locale, partecipano invece una trentina di carabinieri. In Afghanistan l’Italia in questo momento ha una doppia responsabilità: dal 6 dicembre scorso ha assunto a Kabul il Regional Command Capital, che per nove mesi sarà sotto la guida del generale Federico Bonato, mentre a Herat il generale Fausto Macor comanda tutte le forze Isaf che operano nella Regione Ovest, dove continua ad operare il Provincial reconstruction team a guida italiana.

Il cordoglio di amici e parenti È un via vai continuo nel condominio a cinque piani, in pieno centro a Oderzo, dove abita la famiglia di Giovanni Pezzulo. Da quando si è diffusa la notizia, nella casa si sono recati amici ma soprattutto commilitoni del maresciallo per porgere le condoglianze alla moglie. Ad arrivare tra i primi il comandante del Cimic di Motta di Livenza, colonnello Celestino Di Pace: "Non dispero di far rientrare la salma in Italia anche domani". Anche il sindaco di Oderzo, Piero Dalla Libera e il comandante della tenenza Carabinieri della cittadina trevigiana, tenente Manuel Sacchetto, hanno portato le proprie condoglianze alla famiglia del militare ucciso. E c'é la bandiera a mezz'asta, in segno di lutto, esposta al municipio di Oderzo. E' stato il sindaco, Piero Dalla Libera, a dare disposizioni in tal senso dopo aver "appreso - ha detto all'ANSA - con grande dolore la notizia. Anche perché - ha aggiunto - l'amministrazione comunale è sempre stata vicina a questi cittadini che volontariamente si portano nelle zone di guerra per dare un aiuto alle popolazioni". "Sono - ha precisato - vicino alla famiglia e a tutto il reparto del Cimic".

Il sindaco non ha preso alcuna decisione su eventuali iniziative: "Contatterò il comandante della caserma - ha concluso - per decidere cosa fare, anche per far porgere le doverose condoglianze alla famiglia".

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