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Kabul: elicotteri italiani distruggono siti talebani

Con una missione congiunta di militari italiani ed esercito afghano sono state distrutte a Bala Morgab diverse postazioni talebane. "Operazione di importanza strategica". Nell'area si sono già verificati scontri a fuoco e attacchi dei guerriglieri

Kabul: elicotteri italiani distruggono siti talebani

Roma - Operazione congiunta dell’esercito afghano e dei militari italiani. Si è svolta stamani nella provincia di Bala Morgab, al centro nei giorni scorsi di violenti scontri nel corso dei quali erano stati feriti leggermente tre parà italiani: durante questa attività elicotteri italiani Mangusta hanno distrutto diverse postazioni dei talebani. Lo si apprende da fonti della Difesa secondo cui nessun militare italiano, nè dell’esercito afghano, è rimasto ferito.

Missione strategica L’operazione congiunta tra i militari italiani e quelli afghani nella provincia di Bala Morgab - finalizzata alla stabilizzazione e al controllo del territorio, in un’area considerata di "importanza strategica" - è scattata alle prime ore dell’alba. Le postazioni dei ribelli, riferiscono alla Difesa, sono state prima prese di mira con mortai dell’esercito afghano e poi dagli elicotteri italiani Mangusta, che le hanno "neutralizzate". Le fonti ribadiscono che nel corso dell’operazione, l’ennesima svolta nella zona, dove si trova anche una base avanzata di paracadutisti della Folgore, non ci sono stati feriti nè tra i militari afghani nè tra quelli italiani.

Camporini: supporto agli afghani L’area di Bala Murgab "è una zona nella quale stiamo cercando di aiutare gli afghani ad espandere la loro azione di controllo e c’è una resistenza da parte di forze che si oppongono". Il capo di Stato maggiore della Difesa, generale Vincenzo Camporini, spiega così, a margine di una cerimonia al Casd (Centro alti studi della difesa), il ripetersi di attacchi e scontri a fuoco di questi ultimi giorni. "Si verificano attacchi ai posti di blocco. Noi - precisa - interveniamo sempre in funzione di supporto, sono gli afghani che devono riprendere il controllo del loro territorio.

Noi li aiutiamo, forniamo la cornice di sicurezza". 

 

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