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Kabul, rapito dai talebani un ingegnere britannico

Fausto Biloslavo

Un cittadino britannico è stato rapito nell’Afghanistan occidentale in una provincia sotto il comando italiano, che controlla l’attività di ricostruzione del Paese. Il sequestro è stato rivendicato dai talebani, anche se nella zona operano bande di briganti che potrebbero essere state assoldate dai guerriglieri fondamentalisti in crisi di reclutamento.
Il rapimento è avvenuto mercoledì lungo la strada che porta da Kandahar a Herat, nella provincia di Farah. Il ministero degli Interni afghano ha ufficializzato la notizia solo ieri sostenendo che l’ostaggio è un ingegnere civile impegnato nella costruzione di una strada. In realtà si tratta del coordinatore della sicurezza della ditta che ha l’appalto per la strada, e che stava viaggiando scortato da alcuni poliziotti afghani. Lungo il tragitto, in direzione di Kandahar, l’ex capitale spirituale dei talebani, il convoglio è stato attaccato. Un gruppo di uomini armati, a bordo di tre fuoristrada, ha cercato di bloccare il mezzo su cui viaggiava l’inglese. L’ostaggio, che secondo i talebani si chiama David, ha reagito sparando con una pistola, assieme agli uomini della scorta. Gli assalitori hanno ucciso almeno due poliziotti e una guardia della sicurezza privata della ditta di costruzioni. A questo punto l’inglese è stato sopraffatto e portato via con il suo autista.
Le forze di sicurezza afghane, appoggiate dalle truppe americane, sono subito intervenute con ampi rastrellamenti. In un villaggio di montagna sono stati ritrovati i fuoristrada degli assalitori, e uno degli abitanti è finito in manette. Dell’ostaggio, per ora, nessuna traccia, anche se gli americani continuano a sorvolare la zona con velivoli senza pilota alla ricerca del nascondiglio dei sequestratori.
Il rapimento è stato rivendicato da Abdul Latif Hakimi, il portavoce dei talebani, il quale afferma che l’ostaggio è rimasto lievemente ferito a una mano. Hakimi ha anche aggiunto che «l’ingegnere» ha confessato di «essere un soldato britannico». Probabilmente si tratta di un ex militare, che adesso lavora per una compagnia di sicurezza privata.
Secondo il portavoce dei fondamentalisti, la sorte dell’ostaggio «sarà decisa dalla shura dei talebani» una sorta di consiglio di guerra formata dai comandanti più influenti.
Nella provincia di Farah opera il Provincial reconstruction team (Prt) americano, un centro di ricostruzione e sicurezza formato da militari e personale civile, che ricade sotto il comando italiano di Herat, il capoluogo occidentale vicino al confine iraniano. Il nuovo comandante è il generale dell’aeronautica Umberto Rossi.
Farah, la provincia dove è stato rapito l’inglese, è considerata «estremamente a rischio» dalla struttura di sicurezza delle organizzazioni umanitarie.

Negli ultimi tempi sono state segnalate infiltrazioni di talebani provenienti da sud, oltre che rapine e traffico di droga.

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