«Kakà? Mica posso sparargli»

Jacopo Granzotto

Massimo Oddo core laziale. A poche ore dall’esordio in campionato contro il Milan, Delio Rossi consegna la fascia di capitano al figliol prodigo, il terzino della nazionale già dato per disperso dalle parti di Milanello. Chi l’avrebbe mai detto: bocciati Peruzzi e il concetto di anzianità. Rossi punta ufficialmente su un giocatore «di movimento», in realtà sa che i gradi si abbinano magnificamente agli attributi e Oddo ha dimostrato di averne (dichiarazioni sull’amore per la nazionale con plebiscito per il laziale sul forum della Gazzetta). Oddo o non Oddo, «il Milan? È alla nostra portata», alla Lazio occorre una partenza sprint per annullare il gap. L’obiettivo è limitare i danni a San Siro, caricarsi e recuperare in fretta gli 11 punti di penalizzazione.
«Ogni anno si riparte da zero - osserva Rossi - ma questa stagione per noi sarà ovviamente più impegnativa, in un certo senso servirà l’umiltà delle provinciali». Rossi, che per uscire indenne dalla tana del Milan confida nella coppia Rocchi-Pandev, il tandem di partenza in questa stagione. «Il macedone negli ultimi tempi è cresciuto molto, deve continuare a lavorare, ma sta acquisendo la consapevolezza delle sue grandi qualità. Rocchi, poi, è una garanzia».
I rossoneri hanno perso molto lì davanti e Gilardino sembra l’ombra di se stesso ormai da troppo tempo. «Non sono d’accordo, anche senza Sheva è un Milan fortissimo, poi c’è Kakà che è un giocatore fenomenale, noi cercheremo di fare il nostro gioco. Certo a lui non posso certo sparargli...».
Si affrontano due formazioni che hanno delle pesanti penalità in classifica a causa del caos del processo legato a Calciopoli, soprattutto nel caso dei biancocelesti. È pur vero, però, che in sede di Arbitrato tutto cambierà, ma il tecnico a questo non ci vuole pensare: «La nostra realtà ora è meno 11 e a questo dobbiamo pensare, tutto qua. Nel nostro caso dobbiamo affrontare la stagione con l’incoscienza ma anche con la consapevolezza di essere umili come una provinciale, visto che abbiamo la penalizzazione».
«Ci vorrebbe lo spirito dell’anno scorso, lottare su tutti i palloni con la certezza di uscire sempre con la maglia sudata. Questo è un anno nuovo e ricominciamo da zero, ma bisogna stare sempre al 110 per cento per riuscire a sopperire a carenze con grande attenzione». Affrontare Seedorf e compagni per Rossi rappresenta un forte stimolo e lui ci tiene a fare una bella figura allo stadio Meazza. «Sono curioso di vedere l’approccio alla partita contro una squadra tra le favorite del campionato - ha osservato Rossi -. Non firmerei mai per un pareggio, ma se il campo dovesse decidere così, pazienza».
Per quel che riguarda la formazione da mandare in campo il tecnico non rivela nulla, ma non ci dovrebbero essere novità rispetto all’ultimo test infrasettimanale con il Boville Ernica. In porta Peruzzi, con Oddo, Siviglia, Cribari e Zauri a formare la linea difensiva. Proprio sul difensore campione del mondo Rossi si sofferma sul finale, facendo parecchi complimenti al suo terzino, considerata l’estate turbolenta che ha passato per il mercato. «Sono fiero di avere in squadra un giocatore come lui». Il resto dello schieramento sarà composto da Mauri e Foggia sulle fasce, rispettivamente a sinistra e destra, mentre Ledesma e Mudingayi si schiereranno al centro del campo. Pandev e Rocchi i due attaccanti con Makinwa, annunciato in forma strepitosa, pronto a entrare nella ripresa.

A seguire la squadra, come sempre, il presidente Lotito che attende con fiducia l’esito dell'Arbitrato sia per la squadra sia, e forse soprattutto, per le vicende che lo riguardano personalmente, anche perché difficilmente vuole rinunciare ad un posto di primo piano in Consiglio federale e in Lega.

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