Kate Moss e le altre Così la bellezza ha un nuovo calendario

Kate Moss e le altre Così la bellezza ha un nuovo calendario

nostro inviato a New York

E adesso allora non è più tempo di bambine cattive, se quella Kate Moss adagiata su una Corsica mai così sensuale appare tanto angelica in una delle pagine che faranno la storia della bellezza. In fondo da Mario Sorrenti a Mario Sorrenti sono passati 18 anni, la storia di una vita cominciata con una pubblicità a seno nudo e un fidanzato fotografo - appunto lui - e arrivata ora sul Pirelli Cal grazie a un fotografo italiano - sempre lui - che è il primo del genere (italiano, cioè) ad avere l’onore di mettere a nudo le belle del mondo a tiratura limitata. Così adesso lassù, su quelle tavole chiuse in una raffinata carta da disegno rifinita in tela, il matrimonio tra natura e arte si celebra con l’eterno conflitto sulla linea dell’erotismo, ovvero l’esaltazione del nudo che fa tanto piacere agli uomini e che, in fondo, quando lascia la volgarità fuori dall’obbiettivo fa proprio sognare. Succede anche in questo Pirelli Cal. Succede a New York, l’ombelico del mondo. E Kate è davvero un angelo.
Insomma, la Grande Mela umida e piovosa di made in Italy e che in questi giorni parla paesano in ogni angolo della maratona natalizia dello shopping, è il luogo adatto per celebrare il nuovo successo di stile, perché come dice Marco Tronchetti Provera «qui è cominciato il mito della P lunga» che fu creata nel 1908 in occasione del raid che puntava Parigi come logo di un’azienda che ha trovato l’oro nella gomma. «E perché in questo mondo ormai globalizzato, quando vuoi capire il reale sentimento della gente devi venire a New York». Ci siamo, allora, e ci sono loro, le dodici divine racchiuse in 25 scatti, in una speciale interattività fatta calendario che bissa il successo degli dei dell’Olimpo firmati da Karl Lagerfeld nel 2011. «Non lo conoscevo come fotografo - ammette Sorrenti - e quando ho visto degli scatti sui muri di casa sua ho pensato che fosse una vera sorpresa. E ho capito che anche il mio Cal sarebbe dovuto essere sorprendente». Per questo allora la Corsica - «in fondo lì sono metà francesi e metà italiani come noi» - alla scoperta degli angoli più remoti dove la natura selvaggia e la selvaggia bellezza finissero con un mix vincente. Con Kate, appunto, ma anche con attrici come Milla Jovovich, Rinko Kikuchi e la Margareth Madè di Baarìa; così come con altre 9 modelle delle quali Isabeli Fontana è il volto più noto ma non superiore alle altre. E con Mario Sorrenti, l’ex modello nato a Napoli ma diventato a New York cittadino del mondo e fotografo preferito da (molte) star: «Ho sempre pensato di togliere gli abiti addosso alle persone, ma in un modo tale da poter essere più vicino all’individuo, alla persona. Sono cresciuto con un padre pittore che dipingeva modelle nude e ho pensato che anche con la macchina fotografica si potesse avvicinare quello che facevo all’arte». Missione compiuta allora: il Cal 2012 è davvero una sorpresa, una prima volta non per caso, perché se è vero che il progetto è partito due anni fa, è oggi che l’Italia ha bisogno di lui: «È un modo per far conoscere la storia del nostro brand tra tecnologia e fascino - chiosa Tronchetti Provera -, ma è anche un modo di dare lustro all’Italia. Dobbiamo fare tutti la nostra parte per tenere alto il nome del Paese e lo possiamo fare dando sostegno a quello che facciamo. Io dico che ce la faremo». Sì, certo, sembra strano. Eppure ce la faremo anche attraverso una serata con 700 vip nel cuore di Manhattan, con Andrea Bocelli che preferisce cantare per Pirelli dopo aver detto no alla Scala.

Ce la faremo con le voci che vedevano in arrivo a The Armery in Park Avenue perfino Angelina Jolie. E ce la faremo, sì, anche con 25 nudi di donna, perché se perfino Kate Moss in quelle pagine non assomiglia più a una bad girl, vuol dire che in fondo - nella vita così come in un Cal - si può sempre voltare pagina.

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