Katia Ricciarelli interpreta le più belle canzoni di Natale

Matteo Failla

Se non potete fare a meno del teatro, se volete cogliere l’occasione per avvicinarvi a quest’ultimo approfittando della pausa natalizia, o semplicemente se avete in mente di fare qualcosa di diverso, potrebbe essere interessante la proposta Natale allo Smeraldo, un’iniziativa che propone un programma di spettacoli e divertimento, in pura veste natalizia e religiosa, che andrà in scena al Teatro Smeraldo.
Da mercoledì scorso è in scena il coro Gospel The Women of God, con lo spettacolo Gospel mission, diretto da Knagui Higgins, mentre la sera della Vigilia tornerà, dopo il successo dello scorso anno, Christmas night mass: sul palco si spalancheranno le porte ad una messa africana la cui liturgia cattolica verrà accompagnata dalle melodie di una delle pagine più significative della musica sacra interculturale, la Missa Luba. A celebrare la messa sul palco ci sarà don Antonio Mazzi e, accanto ai concelebranti, il gruppo Gospel americano delle Women of God.
Ma le sorprese non sono finite, perché il 26 dicembre (Santo Stefano) alle 17, Katia Ricciarelli proporrà il suo nuovissimo recital Le più belle melodie natalizie. Dopo l’esperienza cinematografica con La seconda notte di nozze di Pupi Avati, torna ora sul palco con un spettacolo che vuole essere punto di partenza per un recital che girerà nei maggiori teatri italiani.
Accompagnata dal tenore Cataldo Gallone e dal pianista Alessandro Lanini, proporrà al pubblico alcuni dei più noti brani tratte da famose opere liriche e, in occasione del Natale, canterà melodie del repertorio tradizionale della canzoni natalizie. Ci saranno i grandi classici come Astro del ciel, Bianco Natal, Tu scendi dalle stelle o Jingle Bells, che traghetteranno gli spettatori dalle celebrazioni religiose e “familiari” del Natale a quelle più goliardiche del capodanno. Ed il progetto del recital non si fermerà qui a Milano, proseguirà in altre città e con diverse modalità.
Uno Smeraldo al sapor di lirica quindi, ma anche al retrogusto di Gospel grazie alle calde voci delle Donne di Dio e del Gospel. «Il nostro spettacolo – spiega il direttore artistico e maestro del coro, Knagui Higgins, - è un vero e proprio viaggio, che parte dal Gospel africano ed arriva a quello contemporaneo».
Quanto alla Messa della Vigilia, «è un bel modo per celebrare il Natale e Cristo – afferma don Mazzi -, del resto da ormai dieci anni non celebro messe di Natale in una chiesa, ma in Comunità di recupero o in Stazione Centrale.

Questo è un modo per far vedere che Cristo è ovunque. Lo scorso anno ricordo che una coppia si è avvicinata e mi ha detto di essere entrata in teatro pur non essendo credente né cattolica, solo per curiosità: credo risieda qui l’importanza dell’iniziativa».

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