Nato a Johannesburg nel 55, William Kentridge è una personalità tra le più complesse del panorama artistico contemporaneo: autore di video danimazione, regista cinematografico e teatrale, artista visivo, ha saputo sempre unire, nella sua vasta produzione, linteresse per il sociale e il collettivo (interesse mai scevro però da unacuta indagine sulla memoria anche personale e individuale) con la ricerca espressiva. Motivo per cui ogni sua creazione è un evento: unesperienza estetica (ed etica) che ci fa partire dal Sudafrica, dal tema caldo dellapartheid, per regalarci una visione più ampia e più profonda dellUomo. Non perdete dunque le tre repliche dello spettacolo Woyzeck on the Highveld previste da questa sera a venerdì allEliseo (partner del progetto) nellambito del Romaeuropafestival.
Si tratta di un lavoro del 92, già molto apprezzato da pubblico e critica, dove Kentridge, avvalendosi del prezioso contributo della Handspring Puppet Company (una compagnia di teatro di figura che utilizza burattini di sua propria invenzione), si ispira alla celebre opera di Georg Büchner e ne trasforma il protagonista (un povero soldato prussiano vittima del destino e della tracotanza dei potenti) in un cameriere sudafricano nero (il titolo rimanda proprio allaltopiano su cui sorge Johannesburg) che qui assume le sembianze, emblematiche e al contempo demonizzate, di un burattino.
Informazioni: 06.45553050 e 06.4887222.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.