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Il killer lo aspetta sotto casa: ucciso giovane imprenditore

Gli assassini hanno sparato otto colpi di pistola, calibro 7,65, uccidendo Vincenzo Urso, trent’anni e nessun precedente penale. Il giovane era originario di Termini Imerese ma abitava ad Altavilla Milicia, un paesino a quindici chilometri da Palermo.
La vittima, assieme al fratello, lavorava nella zona. Era titolare di una piccola impresa a conduzione familiare di movimentazione terra.
Urso stava tornando a casa, dopo aver trascorso la serata con la fidanzata. Appena uscito dalla porta di casa della donna, in una zona residenziale della cittadina, è stato raggiunto dai precisi colpi d’arma da fuoco al torace e all’avambraccio.
È stato immediatamente soccorso dal fratello che, sentiti gli spari, si era affacciato alla finestra. La vittima è stata quindi trasportata d’urgenza all’ospedale Civico di Palermo, ma è morta un’ora e mezza dopo la corsa in ambulanza, durante un disperato intervento chirurgico.
Sono in corso le indagini, condotte dai Carabinieri di Bagheria sotto la direzione della Procura della Repubblica di Termini Imerese. Ma per ora la vicenda rimane tinta di giallo.
I familiari del giovane sono allibiti. E la vita del ragazzo non sembra far sorgere alcun sospetto agli inquirenti: casa, lavoro e fidanzata. Non c’è dunque nulla nella quotidianità di Urso che faccia pensare a un regolamento di conti all’interno della malavita locale.
Eppure, la precisione con la quale l’assassino (che forse ha agito con un complice che l’aspettava a bordo di un’auto) ha sparato sette colpi di pistola al torace e uno all’avambraccio, lascia invece pensare che l’omicidio sia stato compiuto da un killer professionista, in una zona da sempre condizionata dallo strapotere delle cosche mafiose.
L’entità degli affari del trentenne Urso però non era sicuramente attraente, anzi era così poco rilevante da far escludere agli inquirenti l’ipotesi che la vittima avesse dato fastidio a qualche impresa legata alla criminalità organizzata.


I carabinieri di Bagheria hanno subito iniziato a interrogare i parenti, gli amici, i colleghi e i conoscenti della vittima per cercare qualche indizio che possa portare agli autori dell’omicidio e alle ragioni della morte del ragazzo. Gli inquirenti stanno dunque cercando di ricostruire il movente dell’agguato ma soprattutto la personalità della vittima. Per il momento gli uomini dell’Arma non escludono nessuna pista.

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