Un aiuto per la riduzione del dolore, per il miglioramento della postura, la disintossicazione degli organi, l'aumento della coordinazione. E anche uno strumento di prevenzione con cui rilevare e correggere eventuali squlibri energetici. Da tempo la kinesiologia applicata è entrata a pieno titolo tra le tecniche utilizzate in campo sportivo. I contorni di questa tecnica sono, però, ancora sconosciuti al grande pubblico. Per questo il kinesiologo Ettore Manildo ha da poco pubblicato insieme al collega Achille Carosi «Il corpo ti parla», per Leardini Editore, un manuele adatto a chi vuole saperne di più e vuole fare del benessere il proprio stile di vita.
La kinesiologia viene oggi utilizzata nella serie A di calcio (Juventus e Sassuolo, ad esempio, ma anche il Chelsea), nel circuito Atp di tennis, nello sci, nell'hockey, nel ciclismo o nell'atletica. Manildo, laureato in osteopatia, dietistica e scienze motorie, è uno dei nomi più noti in questo campo. Tratta circa 2500 persone ogni anno. Il suo approccio non è affatto in contrapposizione o in concorrenza con la medicina tradizionale. Anzi con molti medici Manildo ha costruito un rapporto di fiducia, lavorando di concerto su alcuni pazienti. Perché un punto deve essere chiaro: «La kinesiologia non può sostituire la medicina. In alcuni casi può integrarla». Ma su quali ambiti va ad agire la kinesiologia? «La kinesiologia applicata va a capire tutti quei disturbi, definiti disfunzionali, che generalmente non vengono diagnosticati dalla medicina allopatica, quella tradizionale» spiega. «Mal di testa ai quali non si sa dare una spiegazione, gonfiori addominali, cicli mestruali irregolari, oppure pruriti particolari, e così via. Quali le cause? Sono da ricercare, spesso, nei microrganismi responsabili delle candidosi e delle parassitosi, che si hanno all'interno dell'intestino. Le analisi che vengono fatte non riescono a rilevare questi tipi di microrganismi, così come alcune intolleranze e allergie particolari o alcune intossicazioni a metalli pesanti, a sostanze chimiche, creano disturbi che la medicina tradizionale riesce a capire solo dopo tanti controlli o indagini. La kinesiologia è una scienza che lavora ad ampio spettro, anche se, logicamente, quando si tratta di malattie instaurate come il cancro, la cirrosi o altre patologie, bisogna assolutamente rivolgersi alla medicina tradizionale e utilizzare farmaci».
La kinesiologia agisce sia dal punti di vista diagnostico che terapeutico. «La kinesiologia applicata è una tecnica diagnostica non nosologica. Attraverso una indagine a 360° individua la parte del corpo o l'organo che crea il disturbo, questo è possibile grazie all'utilizzo di magneti e attraverso test muscolari. La cura, o il protocollo terapeutico, si basa sull'utilizzo di prodotti naturali come oli essenziali, fiori di Bach, oligoelementi, è un metodo assolutamente non invasivo, privo di effetti collaterali, di scorie azotate, non si sovraccaricano i reni e non c'è il pericolo di incorrere in intolleranze, fa parte della medicina naturale. Negli Stati Uniti e in tutta Europa esiste un dottorato mentre in alcune nazioni, tra cui la Germania, è addirittura mutuabile, in Italia, invece, fa parte della medicina non convenzionale così come lo shiatsu o l'agopuntura».
La kinesiologia cerca anche di riequilibrare diete sbagliate o comunque poco adatte al singolo individuo. «Il nostro lavoro è anche mirato a una diffondere una vera educazione aliementare. Dal dopoguerra, abbiamo aumentato del 200% il consumo proteico. Tante proteine non fanno bene al nostro corpo, mandano in sovraccarico i reni, danno una serie di problemi legati soprattutto all'asse ormonale. La nostra alimentazione era prevalentemente basata sui vegetali, sul pesce, sul pane, su alimenti più naturali, adesso invece è spostata sulle proteine animali, l'alimentazione non è più genuina come quella di una volta, basta guardare l'eccesso del consumo di zuccheri semplici, l'inserimento dei i grassi idrogenati nei cibi, i ragazzi mangiano molta carne, hamburger, patatine fritte... Bisognerebbe tornare alla famosa "dieta mediterranea", che in effetti oggi non è più una dieta mediterranea, non è pura come quella dei primi del 900, quando si mangiavano più carboidrati e meno proteine. Dal dopoguerra, con il benessere, è aumentato il consumo di proteine animali e ne consegue che malattie come il cancro sono passate dall'1% al 56% di tutte le malattie. Noi lavoriamo su una alimentazione che deve essere disintossicante, alcalinizzante, in modo da aumentare il ph.
Consigliamo di fare attività fisica e consideriamo il profilo psichico, strutturale, e metabolico legato agli ormoni, agli organi, mettendo la persona al primo posto. Soprattutto non lavoriamo sui sintomi ma sulle cause». Il libro «Il corpo parla» sarà presentato domani a Roma alle 19 in Via Poli, 3 nel quadro degli incontri del «Cenacolo delle idee» organizzati da Fabio Torriero.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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