LOnu tentenna, il Kosovo accelera, lEuropa trema. Il niet di Mosca ha fatto effetto. Il minacciato veto russo alla risoluzione destinata a trasferire allUnione Europea lamministrazione della provincia e ad accelerarne lindipendenza fa desistere Washington e Londra e innesca la reazione del premier kosovaro Agim Ceku. Così, mentre Stati Uniti e Gran Bretagna rinunciano alla mozione e invitano a nuovi negoziati Pristina e Belgrado, Ceku semina il panico annunciando una proclamazione unilaterale dindipendenza. «LOnu ha fallito, il 28 novembre sarà un giorno di celebrazioni», spiega il premier kosovaro indicando la data dellindipendenza albanese dallImpero Ottomano. La data, annunciata alla vigilia dellincontro di lunedì a Washington tra Ceku e il segretario di Stato Condoleezza Rice, fa tremare gli europei. Lappoggio americano ai piani kosovari dilanierebbe lUnione Europea, divisa tra chi privilegia una soluzione negoziata con Belgrado e chi, come Washington, ritiene indispensabile arrivare subito allindipendenza.
Il leader kosovaro nega il senso provocatorio di una mossa capace di evocare i fantasmi di una Grande Albania. «La mia idea indica una via duscita e offre agli altri partner una soluzione», sostiene Ceku dopo un incontro con il governatore dellOnu a Pristina Joachim Ruecker. La soluzione del premier kosovaro sembra, in verità, una stizzita risposta alle frenate imposte allOnu da Mosca. La Russia, attenta protettrice degli interessi serbi, aveva già annunciato il veto alla risoluzione studiata da Londra e Washington per trasferire allUnione Europea lamministrazione della provincia sotto egida Onu dalla fine della guerra del 99. La risoluzione, oltre a privare Mosca di qualsiasi controllo sul destino del Kosovo, avrebbe costretto serbi e albanesi a negoziare una soluzione entro 120 giorni. Di fronte alla prospettiva di un veto russo Londra e Washington hanno, però, tirato i remi in barca. «Se Mosca non cambia idea il voto di quella risoluzione non ha senso», ha detto Emyr Jones Parry, ambasciatore britannico al Palazzo di Vetro.
I tentennamenti Onu e lannunciata dichiarazione dindipendenza di Ceku rischiano di far precipitare il Kosovo dal limbo dellincertezza allabisso della guerra civile. Una proclamazione unilaterale dindipendenza, oltre a mettere in allarme la Nato, rischia di riaccendere gli scontri alla frontiera con Belgrado e nelle zone abitate da minoranze serbe. Il ministero degli Esteri russo lha definita «un pericoloso ascesso». I portavoce Onu ricordano, invece, che solo la trattativa garantirà una soluzione finale, ma la diplomazia sembra ormai in un vicolo cieco.
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