da Milano
Cade unaltra tegola sullex impero finanziario dellimmobiliarista Danilo Coppola: Kpmg ha sospeso il giudizio sul bilancio dello scorso anno di Ipi. Malgrado questultima sia alla ricerca di un partner per i propri impegni di sviluppo a Milano, la società di revisione non vede infatti «ragionevoli presupposti di continuità aziendale verificabili». I nodi evidenziati da Kpmg riguardano in particolare lesposizione del gruppo verso società controllate e correlate a loro volta in forte tensione finanziaria. In un quadro generale che vede importanti risvolti giudiziari: Coppola, lazionista di riferimento di Ipi, dal primo marzo è in carcere per il crack di molte società e tutto il cda Ipi è stato oggetto di avviso di garanzia con lipotesi di aggiotaggio e falso in bilancio (sul 2005). Ieri il braccio destro dellimmobiliarista romano, Francesco Bellocchi, ha ottenuto gli arresti domiciliari.
La società si difende giudicando «appropriato» il proprio bilancio e aggiunge di essere al lavoro per realizzare « interventi di gestione, anche straordinaria, idonei a realizzare parte» del proprio attivo, «anche attraverso operazioni di trading mirate». Compresa una ristrutturazione del debito e la ricerca di un partner per il progetto di riqualificazione di Porta Vittoria.
A oggi, tuttavia, la situazione è complessa e, sottolinea Kpmg, «non vi sono linee di credito disponibili non ancora utilizzate e non risultano stipulati gli accordi né risultano concluse le trattative che dovrebbero consentire il concretizzarsi della strategia» del gruppo. Secondo Ipi, depurando il fabbisogno di cassa dagli impegni di Porta Vittoria si sarebbe registrata mediamente una situazione finanziaria e di cassa di sostanziale equilibrio tra i fabbisogni correnti della gestione e i flussi correnti. Per realizzare il progetto di riqualificazione urbana nel cuore di Milano, la società ha «in corso di esplorazione alternative al mero finanziamento, volte allindividuazione di un partner con cui condividere liniziativa». Il patrimonio immobiliare del gruppo, ricorda Ipi, è di almeno 520 milioni a fronte di un valore di libro di 424 milioni.
Lindebitamento è di 305 milioni, di cui 195 milioni nei confronti delle banche.
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