Duccio Pasqua
Rapporti a rischio, senza paura dellAids. È la realtà che emerge da unindagine dellAnlaids nel mondo della prostituzione. Otto clienti romani su dieci chiedono di avere rapporti sessuali non protetti, senza preoccuparsi della probabilità di contrarre lAids o altre malattie infettive.
E i prezzi continuano a scendere, con il massiccio arrivo delle ragazze dellEst europeo, che a seconda della prestazione chiedono da un minimo di dieci euro a un massimo di cinquanta. Sono loro ad affollare di notte le strade della capitale, seguite dalle ragazze dellAfrica centrale e da quelle del Sud America. Non mancano gli uomini, anche ultracinquantenni, e i viados, per lo più sudamericani, solitamente scelti da chi nel rapporto vuole essere soggetto passivo.
Il «Rapporto Prostituzione a Roma», illustrato dalla dottoressa Laura Spizzichino, psicologa della Asl Rm E di Roma, porta alla luce una gran quantità di dati preoccupanti.
«Due clienti su dieci spiega la Spizzichino chiedono alla donna di assumere cocaina insieme a loro; questo perché il rapporto, sotto leffetto della droga, tende a durare di più. Un altro elemento angosciante, in crescita, è la violenza del cliente sulla donna, non intesa come maltrattamenti, bensì come violenza nel rapporto sessuale».
Sorprese anche per quel che riguarda lidentikit del cliente: ha unetà compresa tra i 25 e i 35 anni, spesso è un professionista che ha una famiglia o comunque un partner fisso, e quando va con una prostituta, o con un uomo che si prostituisce, sostiene di essere costretto a farlo perché in casa non ha rapporti, oppure non è soddisfatto da quelli che ha. «In realtà continua Laura Spizzichino il cliente pagando evita qualunque giudizio sulla sua prestazione, e non deve dare spiegazioni in caso di performance non allaltezza. Può pensare solo al proprio benessere».
Il problema più grave è comunque la richiesta di avere rapporti senza preservativo. Chi sceglie il sesso non protetto è disposto a pagare di più, e non si preoccupa del rischio di contrarre malattie come Aids o sifilide. Inoltre, dopo il rapporto, finisce spesso nel tunnel dellangoscia, domandandosi in continuazione se si è infettato. Ciò comunque non gli impedisce di tornare con la prostituita, né lo spinge a sottoporsi al test Aids. Secondo le statistiche, tre clienti su dieci si innamorano della prostituta.
Il «Rapporto Prostituzione a Roma» si sofferma anche sui cosiddetti «insospettabili». Studentesse, madri di famiglia, professioniste, impiegate, casalinghe, ma anche giovani studenti che con il sesso a pagamento si «guadagnano» le vacanze allestero o lauto.
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