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L’accordo non basta Fitch declassa Atene

L’accordo non basta Fitch declassa Atene

Fitch non crede ad Atene e la declassa per l’ennesima volta. La Grecia precipita due gradini più in basso, fermandosi a quota C, praticamente a un passo dall’insolvenza: d’altronde, proprio di questo si tratta, sia pur «controllata», secondo l’agenzia di rating. L’accordo raggiunto con la comunità internazionale per la riduzione del debito, infatti, coinvolge i creditori privati - prevalentemente banche europee - con un taglio del 53% sul pagamento dei titoli di Stato rispetto al valore nominale: il che equivale a un «default controllato» sui pagamenti, sostiene Fitch. E tornano deboli le Borse europee, scettiche sulla capacità della Grecia di rispettare gli impegni presi con la comunità internazionale in cambio del nuovo piano di aiuti: Londra segna- 0,20%, Parigi - 0,52%, Francoforte -0,90% e a Milano l’indice Ftse-Mib ha chiuso a -0,92 per cento. Ma ad Atene la Borsa sprofonda (- 5,67%), mentre nel Paese tornano gli scioperi contro le misure di risanamento dei conti e le riforme pretese da Ue e Fmi in cambio degli aiuti. Quel pacchetto da 130 miliardi di euro che, peraltro, dovrà essere confermato in due nuove riunioni dell’Eurogruppo a marzo, dove quando si valuterà se la Grecia ha davvero «fatto i compiti» e se lo Stato «funziona correttamente» come dice la cancelliera tedesca, Angela Merkel.Il tempo stringe: Atene ha tempo solo sino alla fine di febbraio per approvare nuovi tagli alla spesa per oltre tre miliardi di euro e inserire nella Costituzione una norma sulla priorità dei pagamenti delle scadenze del debito. Oggi il Parlamento dovrebbe proprio discutere le misure di austerity, che includono sanguinosi tagli alle pensioni e al welfare, oltre ad approvare lo swap del debito con i creditori privati, che deve essere completato entro il 10 marzo.
Ma a preoccupare i mercati è, soprattutto, l’incognita sulle elezioni previste per l’8 aprile, benché circolino improbabili proposte di rinvio. Non è certo, infatti, che dalle consultazioni esca vittorioso uno dei due partiti che sostiene l’attuale governo di salvezza nazionale e le misure che queste esecutivo - guidato dal «tecnico» Lucas Papademos - ha accettato. Quindi, se il nuovo piano di aiuti appena approvato dall’Eurogruppo ha rimosso lo spettro di una bancarotta per l’immediato, non è stata però diradata l’incertezza sui mesi futuri. Intanto l’economia dell’area euro non sembra aver ritrovato slancio.

L’indice basato sull’indagine tra i responsabili degli approvvigionamenti delle imprese è tornato a valori di contrazione a febbraio.
E riaffiora la tensione sul mercato dei titoli di Stato: dopo due giorni di graduale discesa, lo spread Btp-Bund torna a impennarsi, chiudendo a 360 punti base, dai 345 punti visti in apertura.

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